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Il Csm si costituisce parte civile contro Palamara ma il plenum si spacca

Dopo due ore di dibattito, la votazione si è conclusa con nove voti a favore, otto contrari e otto astenuti. L'ex toga è a processo per concorso in corruzione

Pubblicato:13-10-2021 19:16
Ultimo aggiornamento:13-10-2021 19:58

palamara
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ROMA – Il Csm sarà parte civile, attraverso l’Avvocatura dello Stato, nel processo a Perugia contro l’ex toga Luca Palamara, espulso dall’ordine giudiziario dopo il procedimento disciplinare condotto da Palazzo dei Marescialli per la vicenda delle nomine ai vertici delle procure. A Perugia, l’ex presidente Anm è accusato di concorso in corruzione. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza per il processo penale dinanzi al Tribunale del capoluogo umbro è fissata per il prossimo 15 novembre.

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La votazione del Csm sulla costituzione di parte civile, dopo due ore di ampio e approfondito dibattito, si è conclusa con nove voti a favore, otto contrari e otto astenuti. Insomma, un plenum spaccato. Con la decisione arrivata per un voto di differenza. Il vice presidente del Csm David Ermini, a capo del Comitato di presidenza a Palazzo dei Marescialli, non ha partecipato al voto.


I nove voti a favore per la costituzione di parte civile del Csm al processo penale a Perugia nei confronti di Luca Palamara sono dei seguenti consiglieri: Tiziana
Balduini, Paola Braggion, Antonio D’Amato, Loredana Micciché, Sebastiano Ardita, Nino di Matteo, Emanuele Basile, Stefano Cavanna, Alessio Lanzi. Gli otto voti contrari sono stati quelli di Giuseppe Cascini, Elisabetta Chinaglia, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano, Giovanni Zaccaro, Ilaria Pepe, Carmelo Celentano, Michele Cerabona. Gli otto astenuti: Alberto Benedetti, Filippo Donati, Fulvio Gigliotti, Michele Ciambellini, Concetta Grillo, Giuseppe Marra, il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio e il procuratore generale Giovanni Salvi.

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