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Iss: “L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo”

"Ci sono 14 milioni di over 65". Oggi la presentazione del primo Rapporto Nazionale Aifa dal titolo 'L'uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia'

Pubblicato:13-10-2021 11:55
Ultimo aggiornamento:13-10-2021 12:21

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ROMA – “L’Italia è una delle Nazioni con il maggior numero di anziani. Abbiamo 14 milioni di ultra 65enni e siamo il secondo Paese più vecchio al mondo. Questi 14 milioni costituiscono una popolazione molto eterogenea e, soprattutto, l’età anziana non è un’età puntiforme ma è un vero e proprio periodo della vita. Un 65enne ha un’attesa di vita di 22 anni se donna e 19 se uomo. Quindi è chiaro che si tratta di una condizione che va analizzata in profondità e per singole categorie e gruppi di persone”. Lo ha detto Graziano Onder (Iss), in occasione della presentazione del primo Rapporto Nazionale Aifa dal titolo ‘L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia’, anno 2019. Il Rapporto è stato realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed), con il coordinamento dell’Aifa e dell’Iss.

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MAGRINI (AIFA): “IL 50% DEGLI ANZIANI ASSUME ALMENO UN ANTIBIOTICO L’ANNO

“Il fatto che il 50% degli anziani abbia assunto almeno un antibiotico nel corso dell’anno è un dato generale, che conferma il sovrautilizzo di antibiotici documentato da moltissimi studi a livello internazionale a seconda delle patologie. In particolare per le alte vie respiratorie l’uso inappropriato sale fino al 70-80% o più“, ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, in occasione della presentazione del primo Rapporto Nazionale Aifa dal titolo ‘L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia’, anno 2019.

Il Rapporto è stato realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed), con il coordinamento dell’Aifa e dell’Iss. “Certamente- ha precisato Magrini- gli antibiotici sono farmaci estremamente importanti per le infezioni più gravi o per le infezioni delle vie urinarie. Il chiaro sovrautilizzo deve però fare avviare azioni di miglioramento dell’uso a tutti i livelli, nazionale, locale e regionale”, ha concluso.

IL 30% DEGLI UOMINI E DELLE DONNE USANO IN UN ANNO 10 O PIU’ PRINCIPI ATTIVI

“L’utilizzo di farmaci in termini di dosi di mantenimento giornaliere (Ddd) aumenta progressivamente all’aumentare dell’età nella popolazione anziana, dai 65 agli 85 anni. Quindi, la quantità di farmaci utilizzati aumenta progressivamente e la quantità di farmaco è più alta per tutte le classi di età negli uomini rispetto alle donne. La prevalenza d’uso è circa il 100%, ossia quasi la totalità della popolazione anziana assume un farmaco almeno una volta nel corso dell’anno”, ha spiegato Onder (Iss),

“Se si prende in esame il numero dei farmaci- ha precisato Onder- si scopre che nel corso di un anno il 29% degli uomini e più del 30% delle donne utilizza dieci o più principi attivi, un numero spaventoso se lo consideriamo proiettato a livello nazionale sui 14 milioni di cittadini ultra 65enni. Scopriamo poi che le donne, quando guardiamo il numero di principi attivi, ne usano un po’ di più rispetto agli uomini, ma a un dosaggio ridotto”. Onder ha poi aggiunto che “nel corso dell’anno il 50% degli anziani utilizza un antibiotico e circa il 50% usa un farmaco gastroprotettore, per proteggere lo stomaco”.

Ha poi spiegato che “ci sono farmaci più utilizzati dagli uomini, come quelli urinari, rispetto alle donne, che invece usano di più rispetto agli uomini quelli per l’osteoporosi, per il trattamento del dolore e gli anti depressivi”. “Nella popolazione generale- ha infine dichiarato- abbiamo notato che per tutte le classi di farmaci c’è un progressivo aumento nell’utilizzo all’aumentare dell’età della popolazione dai 65 anni agli 85 anni. Si registra, invece, un declino nella popolazione molto anziana, quella over 85 anni, per quanto riguarda gli anti diabetici e i Fans”, ha concluso.

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