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Venticinque euro per un voto, chiuse le indagini per corruzione elettorale a Bari

L'avviso è stato notificato a Carlo De Giosa, candidato consigliere del municipio I di Bari e a sua figlia Donata, considerati dagli inquirenti i presunti corruttori

Pubblicato:13-10-2020 15:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03
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BARI – Sono complessivamente 50 le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procura di Bari su presunti episodi di corruzione elettorale relativi alle Amministrative che si sono svolte a Bari lo scorso anno. Tra le persone a cui è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, ci sono Carlo De Giosa, candidato consigliere del municipio I di Bari per la lista “Sud al Centro” e sua figlia Donata considerati dagli inquirenti i presunti corruttori. Gli altri indagati sono gli elettori che si sarebbero lasciati corrompere. Le indagini sono incominciate dopo una denuncia presentata ai carabinieri da una persona che aveva ricevuto un messaggio audio via whatsapp in cui era indicata la somma di denaro pari a 25 euro che sarebbe stata corrisposta per ogni voto a De Giosa. Nel corso delle perquisizioni svolte a carico degli indagati, i militari hanno trovato fotocopie di documenti di identità, schede elettorali, appunti manoscritti di nomi accanto a cui si poteva leggere “ok” e “voti”. In occasione del voto del 26 maggio dell’anno scorso, De Gioisa è risultato il piu’ suffragato con 494 preferenze.

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