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I Luna park in ginocchio scrivono al Mibact: “Fateci lavorare, sindaci annullano spettacoli”

Tanti eventi annullati, fatturati decimati e gli esercenti senza risorse e luoghi dove trascorrere i mesi invernali

Pubblicato:13-10-2020 14:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:03
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BOLOGNA – “Il lockdown non è mai terminato per i luna park. Le amministrazioni comunali stanno continuando ad annullare diverse centinaia di tradizionali luna park autunnali nonostante il rispetto delle specifiche linee guida governative e dei piani di sicurezza che prevedono la presenza di steward e la gestione dei flussi del pubblico”. A lanciare l’allarme è l’Anesv, l’Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti, che in una nota spiega la grande crisi che sta attraversando il settore e anche le difficoltà per questi mesi invernali: non solo, infatti, i fatturati sono decimati, ma gli esercenti che sono a corto di risorse non sanno nemmeno dove trascorrere i mesi invernali.

“I COMUNI NON CI FANNO SOSTARE, NON SAPPIAMO COME MANDARE A SCUOLA I BAMBINI”

La categoria è in ginocchio e non sa con quali risorse affrontare e dove trascorrere i mesi invernali- prosegue la nota-. In carenza dei luna park, i Comuni non concedono infatti alle abitazioni mobili degli esercenti di sostare sul territorio, con pesanti conseguenze sulla scolarizzazione dei bambini, in quanto non si rispetta più il calendario degli spostamenti al seguito delle manifestazioni.


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“LASCIATECI APRIRE I LUNA PARK, SONO SICURI”

Alla luce della situazione, l’Anesv ha deciso di scrivere al ministero dei beni culturali e all’associazione dei Comuni: “È indispensabile che il Mibact e l’Anci si attivino per garantire la possibilità di effettuare i luna park e sostenere un settore che è in enormi difficoltà a causa di continui annullamenti di manifestazioni, che vengono decisi sulla base di generiche argomentazioni legate all’epidemia in corso”, afferma Ferdinando Uga, presidente di Anesv. E prosegue: “Le Linee guida sono state emanate proprio per riaprire le attività economiche e i gestori le applicano insieme ai protocolli, ma i sindaci stanno negando il diritto al lavoro delle imprese che svolgono attività di spettacolo viaggiante“.

5.000 IMPRESE SENZA LAVORO DA MARZO

“La maggior parte delle circa 5000 imprese e famiglie degli esercenti spettacoli viaggianti itineranti è senza lavoro alla metà del marzo scorso e concluderà il 2020 con una media di 50 giornate di attività, decisamente inferiore rispetto a quella degli anni passati. I luna park vengono svolti all’aperto in spazi ampi, in cui è possibile rispettare il distanziamento e l’obbligo di indossare la mascherina, previsto da mesi dalle linee guida di settore. Diversi luna park si sono tenuti recentemente anche a Bergamo, a Torino e a Prato, grazie alla sensibilità di alcuni amministratori locali e alle azioni messe in campo dagli esercenti per garantire la sicurezza di tutti”, si legge ancora nella nota. 

“ORA NUOVE RESTRIZIONI, SIAMO PREOCCUPATI”

“Siamo molto preoccupati – conclude Uga – per la annunciata emanazione di nuovi provvedimenti che limiteranno le manifestazioni all’aperto. Il luna park è un’attività di cultura e spettacolo popolare che si svolge in piena sicurezza, nel rispetto delle linee guida nazionali e degli specifici protocolli approvati dall’autorità sanitaria”.


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