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VIDEO | Rivoluzione nel delivery e nello street food con le cargo bike e i cargo scooter di Electric Motive

"L'obiettivo è realizzare veicoli elettrici da impiegare per uso professionale, pensando soprattutto ai giovani e alla sostenibilità", spiega alla Dire Roberto Quaranta, direttore generale di Electric Motive

Pubblicato:13-10-2020 13:41
Ultimo aggiornamento:01-07-2022 13:17

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NAPOLI – “Come Electric Motive ci siamo dati l’obiettivo di realizzare dei veicoli elettrici che potessero essere impiegati per uso professionale. In questo momento la società ha realizzato, e produce in Italia, un veicolo a pedalata assistita, una cargo bike, che può essere impiegato in tantissimi settori, dallo street food all’advertising al delivery. Questo perché nel progetto abbiamo visto un risvolto di natura ambientale, ma anche un risvolto di natura sociale: tutto quello che si può fare per dare opportunità di lavoro, ai giovani ma non solo, per noi diventa un obiettivo. Inoltre abbiamo un cargo scooter da utilizzare nel settore del delivery: oggi c’è una crescita esponenziale delle consegne a domicilio e, anche per la situazione dovuta al Covid, di tutto quello che è il commercio attraverso il web”. Così alla Dire Roberto Quaranta, direttore generale di Electric Motive.

“Noi – spiega – abbiamo dei dati molto importanti per questo mondo e cioè che attraverso l’utilizzo di veicoli elettrici, ambientalmente sostenibili, si recupera il 40% rispetto ad una logistica tradizionale: oggi gli operatori possono risparmiare il 40% che significa, a sua volta, un risparmio poi in ottimizzazione delle risorse e di carattere ambientale perché ci sono meno emissioni con i nostri veicoli che sono a impatto zero. Uno dei nostri obiettivi è legato all’utilizzo di questi mezzi nell’ultimo miglio, il cosiddetto last mile. Quindi la possibilità, che oggi diventa necessità perché le città vanno chiudendosi all’uso di veicoli a scoppio, attraverso questi veicoli di effettuare consegne non utilizzando veicoli a motore termico”. Tra le mission dichiarate “sia quella di progettare e realizzare dei veicoli in Italia, sia di cercare le migliori soluzioni a livello mondiale”. “In questo momento – sottolinea Quaranta – riteniamo di avere delle soluzioni che sono uniche nelle loro categorie e su questo andremo avanti. E lo faremo, magari, cercando anche di offrire dei progetti di servizio, di trovare delle soluzioni che possano essere interessanti per quei giovani che attraverso i nostri mezzi vogliono avviare un’attività artigianale, lavorativa”.


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