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“Basta esodati”, sit in dei sindacati sotto le Prefetture di Modena e Reggio

Cambiare la legge Fornero per eliminare le sue "iniquità". Questo l'appello che rilanciano i sindacati oggi in Emilia

Pubblicato:13-10-2015 14:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:38

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REGGIO EMILIA – Cambiare la legge Fornero per eliminare le sue “iniquità“. Questo l’appello che rilanciano i sindacati oggi in Emilia, dopo il presidio di tutti i confederali di fronte alle Prefetture di Reggio e Modena nell’ambito della protesta nazionale a tema. Più di un centinaio di lavoratori e funzionari sindacali si è radunato in corso Garibaldi a Reggio; alle 11.30 una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Raffaele Ruberto, al quale è stata consegnata la lettera con le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil.

“Questa è una prima iniziativa, un avviso al Governo che in questi giorni ha detto di non avere le risorse per apportare le modifiche necessarie a questa legge e parrebbe siano in discussione anche le risorse per mettere un punto all’infame vicenda degli esodati, mentre le risorse si trovano per ridurre l’Irap o per le grandi opere”, attacca il segretario della Cgil reggiana Guido Mora. La lettera è stata letta dal segretario Cisl Margherita Salvioli, convinta che “su questa strada bisogna andare avanti perché si tratta di problemi che toccano nel vivo lavoratori e pensionati”. Da parte sua Giuseppe Scialla della Uilm, portavoce del Coordinamento esodati di Reggio, ha citato le “tantissime persone” tuttora “non al lavoro e non in pensione” stigmatizzando lo “scontro generazionale tra giovani e pensionati, dipingendo questi ultimi come privilegiati e non titolari di un diritto”.

Anche a Modena i segretari Cgil-Cisl-Uil, Tania Scacchetti, William Ballotta e Luigi Tollari, sono stati ricevuti dal prefetto Michele Di Bari, al quale hanno illustrato le proposte sindacali di riforma del sistema previdenziale. Tutti chiedono che, a partire dalla legge di stabilità, si definisca “un intervento strutturale di modifica della legge Fornero che permetta di andare in pensione un po’ prima, ripristinando la flessibilità in uscita”. Ciò “anche per favorire il turnover, quindi per incrementare l’occupazione giovanile”. Domani, “alla vigilia della presentazione della legge di stabilità” medesima, a Modena è promosso un nuovo presidio nazionale degli esodati davanti al Mef, dalle 14 alle 18, per “ribadire con fermezza” che il governo deve rispettare l’impegno specifico “assunto il 24 settembre dai ministri Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti”.


di Luca Donigaglia

Giornalista professionista

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