Siete delle inguaribili Bridget Jones? Dopo trucco, parrucco e seduta plenaria dall’estetista state per dichiararvi al vostro Mark Darcy, ma la pioggia ha rovinato i vostri piani? Non lasciatevi cogliere impreparate e seguite alcuni consigli che vi faranno essere chic anche se fuori piovono secchiate d’acqua. La nuova rubrica dell’agenzia DIRE non vuole essere una vera e propria rubrica di moda, ma una serie di consigli ironici, mai superficiali, pensati per tutte le Bridget Jones che sono sempre al posto giusto nel momento sbagliato.
Parlando di pioggia non si può non parlare delle amate/odiate galosches. Se state andando a un festival di musica folk gli stivali da pioggia sono un must, ma se siete in città il modo per smorzare l’effetto scampagnata è abbinarli ad un vestitino carino, non importa se tubino, spezzato o con gonna a ruota. L’importante sono le lunghezze: mai sotto al ginocchio per evitare di spezzare la figura. E se le temperature non sono più miti e il tempo si raffredda, sopra potete indossare un trench o un parka che sia un po’ sopra le righe per smorzare un po’ l’effetto tenente Colombo!
Altro capo indispensabile è quindi il trench. Indimenticabili dive del cinema lo hanno indossato, solo per fare qualche esempio Audrey Hepburn, Greta Garbo, Grace Kelly e Bette Davis. Ma forse non tutti sanno che il trench nasce come cappotto ‘da trincea’, tipico delle uniformi degli alto-ufficiali inglesi della prima guerra mondiale e che il primo a confezionarlo nel tipico tessuto gabardine, doppio petto e con mantellina sulla schiena fu proprio il sig. Burberry. Il trench per eccellenza è, quindi, quello che ricalca quel modello, di colore beige e con la cintura in vita. Gli stilisti, nel tempo, si sono divertiti a reinterpretarlo con fantasie e colori, con tagli nuovi e all’avanguardia e con nuovi tessuti, ma per essere sempre chic consiglio di mantenersi sul classico e magari eccedere con qualche accessorio.
Distinguersi dalla folla è fondamentale, magari scegliendo un paio di stivali da pioggia colorati e vezzosi. Non preoccupatevi se non sono coordinati con gli altri accessori, questo è il bello! Per poter essere unica basta anche un ombrello. Tutto sta nello scoprire quale fa al caso vostro: quelli big size che riparano anche in caso di pioggia forte? Da borsetta grandi poco più di un sigaro e ottimi in città? Oppure l’ombrello stile aquilone, perfetto per ripararsi dal vento forte. E poi l’attenzione non può che essere rivolta alla fodera, che nella maggior parte dei casi è unica ma può essere anche doppia, concedendoci così il divertente particolare di avere una fantasia diversa tra l’esterno e l’interno dell’ombrello. Vero must della stagione, però, sono gli ombrelli di plastica trasparenti, ampi e a cupola, che non oscurano la visuale e sono assolutamente neutri, ottimi quindi per la sera, in alternativa al classico ombrello nero.
Oltre all’ombrello però non dimenticate borse e bijoux. Per le borse, preferite quelle in saffiano, una particolare trama della pelle di vitello impressa con la tipica ‘graffiatura’ diagonale, in cui il trattamento a cera finale rende la pelle resistente all’acqua, ai graffi, alle macchie e quindi perfetta per le giornate uggiose. Simpatiche e alternative sono le borsette total pvc, trasparenti o meno, che avrete la certezza di non bagnare mai. Per i bijoux osate con il plexiglass, bellissimi e di moda quelli handmade e coloratissimi.
Infine, non dimenticate che ogni outfit deve rispecchiare il momento della giornata: banditi quindi il total look pvc e i colori sgargianti di sera a meno che non siate Lady Gaga. E ovviamente stivali da pioggia sì, ma a patto di portare con sé un paio di décolleté col tacco, o una qualsivoglia scarpa decisamente più adatta, da indossare una volta giunte sul posto di lavoro, a meno che non vogliate trovare delle rane nei vostri stivali dopo 8 ore in ufficio a contatto con la gomma. Sì invece alla vernice, anche di giorno: quest’anno la moda ci aiuta con modelli con zeppe a prova di pozzanghera.
Ecco qui alcuni outfits che vi potranno aiutare.
di Serena Tropea
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