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L’appello da Arce: “Non archiviare le indagini sul delitto di Serena Mollicone”

Il padre, Guglielmo, per evitare l’archiviazione del caso si è affidato all’ex commissario di Polizia Antonio Turri

Pubblicato:13-10-2015 09:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:38

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ROMA – Una petizione online per dire ‘no’ all’archiviazione delle indagini sul delitto di Serena Mollicone, la 18enne uccisa ad Arce (Frosinone) nel 2001. Guglielmo Mollicone, padre della vittima, per evitare l’archiviazione del caso si è affidato all’ex commissario di Polizia, Antonio Turri, presidente dell’associazione ‘I cittadini contro le mafie e la corruzione’. Turri, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘La storia oscura’ su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolò Cusano, ha affermato: “Serena Mollicone è stata uccisa da un sistema mafioso, cioè un sistema fatto di mafia, corruzione e criminalità-politica. Il carteggio investigativo che poi confluisce nel fascicolo processuale a mio avviso parla chiaro: delimita i contorni della vicenda perché è una tipica storia del territorio di Arce, della storia criminale di quel territorio, di una mafiosità intesa come omertà totale, come cultura del classico ‘Io mi faccio i fatti miei’ per evitare di mettersi contro i potentati anche quelli ridicoli locali. Per questo ritengo che è lì che bisognava e bisogna ancora cercare chi ha ucciso Serena Mollicone”.

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“Qualcuno, molto esperto del campo- ha poi aggiunto- ha camuffato la scena del crimine per depistare le indagini cercando di mettere una pietra tombale sulla vicenda. Questo è altrettanto grave quanto l’omicidio. Questo tentativo però non è riuscito del tutto grazie alle parole del brigadiere Santino Tuzzi, il quale nel 2008 alla Procura di Cassino rivelò che vide Serena entrare nella caserma dei Carabinieri di Arce il giorno stesso della scomparsa della ragazza il primo giugno 2001. Qualche giorno dopo Tuzzi si suicidò in circostanze misteriose. Per tutto questo diciamo ‘no’ all’archiviazione del caso. Per firmare la petizione online basta andare su Google e cercare ‘Petizione giustizia per Serena Mollicone’”.


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