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Luoghi di vacanza diventati contenitori vuoti e abbandonati: a Ravenna summit sulle ex colonie

Un confronto sulla storia, l'architettura e il possibile futuro di questo patrimonio che conta edifici in tutta Italia

Pubblicato:13-09-2022 19:56
Ultimo aggiornamento:13-09-2022 19:56

ex colonie
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Foto di Sofia Nannini

RAVENNA- Sono state il luogo di vacanza per i bambini del passato, ma anche di sperimentazione sanitaria, pedagogica, architettonica e sociale, per ben 150 anni. Dalle valli alpine alle zone costiere, sono tante in Italia e la maggioranza è abbandonata. Si tratta delle ex colonie, “ospitate in architetture tradizionali o dalla grande modernità, realizzate in materiali da costruzione duraturi come il cemento armato o effimere come tende”. Di certo “le ex-colonie hanno lasciato significative tracce, fisiche e no, nel paesaggio e nella società”. Ecco perché per raccontarne il passato ma anche delinearne il futuro, puntando al riutilizzo di questi grandi spazi vuoti, il 15 e 16 settembre le ex colonie saranno al centro di un convegno internazionale a Ravenna. Il titolo, del summit, piuttosto evocativo, è “Verso nuove estati” ed è promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, dalla Fondazione Flaminia e dal Centro Studi Ghirardacci. “Lo stato di abbandono di numerose ex-colonie per l’infanzia sparse nel territorio italiano sottolinea l’urgenza di un dibattito scientifico-critico sulla storia e il futuro di questi edifici”, sottolinea Fondazione Flaminia.

AL CONVEGNO ANCHE LE ESPERIENZE DELLE ASSOCIAZIONI CHE SI IMPEGNANO PER IL RECUPERO

Da qui il convegno che nasce per discutere le più recenti ricerche sulla storia delle colonie per l’infanzia in Europa tra Ottocento e Novecento, “dall’architettura alla pedagogia, dalla politica alla sanità, e mettere in luce esperienze virtuose di riuso e restauro di tale patrimonio architettonico“. Al convegno parteciperanno numerosi autori internazionali e alcuni tra gli studiosi che si sono occupati della storia delle colonie per l’infanzia, tra cui Valter Balducci e Arne Winkelmann, aggiunge Fondazione Flaminia. Il convegno sarà inoltre l’occasione per presentare il lavoro di associazioni che da anni si occupano del recupero del patrimonio delle ex-colonie. L’evento ha il patrocinio della Regione, dell’Ordine degli Architetti di Ravenna, dell’Istituto Storico Parri di Bologna e dell’associazione Docomomo.


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