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Bologna vorrebbe il salario minimo notturno e intanto indaga il sex work

Nel Piano dell'economia della notte anche "punti sicuri" nelle piazze e nei festival per arginare molestie e violenze di genere

Pubblicato:13-09-2022 18:10
Ultimo aggiornamento:13-09-2022 18:10

Matteo Lepore e Emily Clancy
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BOLOGNA – Un approfondimento sull’idea di “salario minimo notturno” e un osservatorio sulle condizioni di chi lavora la notte, comprendendo il campo del sex work “perché vogliamo indagare il lavoro sfruttato e sommerso- dichiara la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy- senza lasciare zone d’ombra. Crediamo che questo sia degno di una città progressista”. Ci sono anche questi due tasselli nel Piano dell’economia della notte che Clancy e il sindaco Matteo Lepore hanno presentato oggi alla stampa.

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NASCERÀ UN OSSERVATORIO SULLE CONDIZIONI DI CHI LAVORA DI NOTTE

Sul fronte del lavoro, afferma Lepore, la notte bolognese dovrà vivere di contratti regolari e quella di un “marchio” per le attività virtuose, vecchio cavallo di battaglia di Coalizione civica, resta “un’ipotesi su cui lavorare in futuro”. Ma allo stesso tempo “dobbiamo avere anche l’ambizione che ci sia un salario minimo” per chi opera di notte, aggiunge il sindaco; “una cosa da approfondire”, per Clancy. Intanto, è già in campo l’idea dell’osservatorio sul lavoro notturno e un’attenzione particolare sarà data al sex work: “Non vogliamo escludere alcune categorie in un lavoro che sarà innanzitutto di analisi. Non possiamo lavorare sull’economia della notte- sottolinea la vicesindaca- senza una parte che esiste ma non è raccontata e sulla quale non ci sono dati perché viene spinta verso il sommerso dalla criminalizzazione e da alcune leggi”. A partire da ciò, poi, è insieme alle sex workers e ai sex workers che l’amministrazione capirà quali servizi mettere in campo.


NEL PIANO DEL COMUNE “SPAZI SICURI” CONTRO MOLESTIE E AGGRESSIONI

Dal Piano, intanto, emerge anche l’intenzione di creare “spazi sicuri” nei luoghi ricreativi e nei festival per arginare molestie e violenze di genere. L’obiettivo è costruire una “notte inclusiva” e questo, afferma la vicesindaca, passerà anche per l’attivazione di “safe space”. Punti sicuri ai quali “una persona che ha subito una violenza- spiega Clancy- possa rivolgersi e possa essere ricevuta con un approccio formato e pronto alla presa in carico”, che ad esempio eviti un “approccio giudicante” che porti a chiedere “quanto avevi bevuto o come eri vestita”. L’obiettivo è partire dai bandi per la prossima Bologna estate.

VERRÀ ESTESO IL PROGETTO PER TOGLIERE IL VETRO DALLE STRADE

Per quanto riguarda la riduzione del vetro in strada, dopo il Pratello “siamo pronti dall’autunno per provare ad allargare il più possibile il progetto su diverse zone del centro”, afferma il sindaco. Un altro capitolo riguarda la mobilità e qui si inseriscono le sei linee notturne annunciate da Lepore alla Festa dell’Unità: si prevede un costo di 800.000 euro l’anno e su questo “stiamo chiedendo una mano alla Regione”. Ma più in generale, sugli spostamenti di notte bisognerà “mettere attorno a un tavolo tutti quelli che hanno delle responsabilità e organizzarsi di conseguenza”, continua il sindaco: perché, ad esempio, se all’aeroporto arrivano voli anche sul tardi “e non ci sono né taxi né il People mover, vuol dire che qualcosa non sta funzionando”. Per i collegamenti esterni, invece, il Comune si impegnerà per potenziare l’Alta velocità notturna.

DA GENNAIO PARTIRANNO GLI “STATI GENERALI DELLA NOTTE”

Per quanto riguarda l’iter del Piano, infine, da oggi è attiva una cabina di regia coordinata da Clancy mentre entro il 2022 sarà attuato un percorso partecipato fatto di incontri con i portatori di interesse, un questionario a cura dell’Ateneo e della Fondazione innovazione urbana e anche “incontri esperienziali notturni”, ai quali i cittadini potranno invitare i referenti del Comune. Poi, a partire da gennaio 2023, sarà la volta degli Stati generali della notte per definire come attuare il Piano e la sua governance: è con questo percorso, ad esempio, che si deciderà se optare per il “sindaco della notte” o un altro modello.

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