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Ama, gaffe nella macrostruttura: c’è anche l’amministratore giudiziario del Tmb Rocca Cencia

Luigi Palumbo non è un dipendente della municipalizzata, fu nominato dal Tribunale di Roma dopo il sequestro dell'impianto di trattamento

Pubblicato:13-09-2022 17:46
Ultimo aggiornamento:13-09-2022 17:46

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ROMA – Macrostruttura con gaffe. Succede all’Ama, dove all’interno del riassetto dei vertici aziendali operato dal dg Andrea Bossola è comparso inizialmente il nome del dott. Luigi Palumbo. Il commercialista napoletano (già amministratore giudiziario del consorzio Colari di Malagrotta) nell’estate del 2020 fu nominato amministratore giudiziario del Tmb di Rocca Cencia (di proprietà della municipalizzata) dal Tribunale di Roma, nell’ambito dell’indagine della Procura capitolina che nel luglio di due anni fa portò al sequestro dell’impianto.

Pertanto Palumbo, non essendo in alcun modo dipendente di Ama, non sarebbe dovuto finire nella macrostruttura aziendale e, dopo essere venuto a conoscenza dell’errore, ha scritto al presidente Daniele Pace ricordandogli che lui è un soggetto esterno alla società, come conferma il decreto di sequestro dell’impianto allegato alla missiva.

In quella vicenda giudiziaria sono indagate sei persone, in gran parte ancora dipendenti di Ama. Due di queste sono state confermate dirigenti nella nuova macrostruttura. Si tratta di Emanuele Lategano, responsabile degli Impianti e dei Flussi, e di Marco Casonato, responsabile della gestione rifiuti.


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