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Festival della filosofia, Galli: “L’Art. 3 della costituzione è il volto umano del potere”

"Il parlamento è persona che rappresenta il popolo italiano"

Pubblicato:13-09-2019 16:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:42
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MODENA – Sono le prime ore del mattino e il Festival della filosofia inizia già a popolare le piazze di Modena, Carpi e Sassuolo. I giovani dello staff offrono informazioni ai primi visitatori, vengono allestiti gli spazi con grandi gazebo bianchi dove i filosofi terranno le loro lezioni. In sala stampa, al Palazzo del Musei, Carlo Galli, filosofo e ordinario all’Università di Bologna, incontra i giornalisti anticipando alcuni aspetti della lezione su “Persone collettive. Su alcune figure della politica” che terrà oggi pomeriggio in Piazza Grande a Modena.

Protagonista della sua lezione è il potere: “È tipico dell’Occidente chiedere al potere di avere un volto umano, ma c’è anche un volto minaccioso e violento” ed è in questa oscillazione che incidono positivamente “le forme costituzionali”. Non bisogna dimenticare che “la persona singola è in continuo rapporto con il potere”. Lo stesso ‘sovranismo’ di cui si parla sempre più spesso non a caso “esprime i suoi rappresentanti e ha bisogno comunque di tornare alla forma della persona, di ricorrere a leader che si comportano come vere e proprie maschere di poteri opachi. Forse perché senza averle, non ce la facciamo ad obbedire?”.

È in questa dialettica tra rappresentanza e individuo che oscilla la natura della persona, sia privata che pubblica. E chiarisce ancora meglio la dialettica tra la dimensione del singolo e quella collettiva: “La persona è presenza e rappresentanza. La persona della Repubblica è il Parlamento dove si rappresenta il popolo italiano, ma c’è anche qualcosa di più: il sentimento storico di legame con la Patria, l’appartenenza che soltanto la forma democratica può costringere ad essere ‘benevola’. Allo stesso tempo anche l’individuo ha un volto pubblico e privato. Come cittadini siamo maschere e abbiamo bisogno che il potere si occupi di noi”, andando oltre la sola dimensione dei diritti, siamo “personalità che devono fiorire: esattamente come recita quell’articolo 3 della nostra Costituzione che nasce per impedire che ognuno vada per la sua strada e magari cerchi nel conflitto la propria affermazione. Una politica saggia- conclude Galli- sa neutralizzare questo tipo di rischio”.


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