
ROMA – “Nessuno fa nulla contro il degrado”. E’ il grido di commercianti della zona, turisti e cittadini che visitano i due principali cimiteri di Roma, quello del Verano e quello di Flaminio-Prima Porta.
Già fuori dal perimetro del Verano si trovano i primi segni di sporcizia con rifiuti sparsi sul marciapiede che si dovrebbe percorrere. Ma è varcando l’ingresso di quello che sarebbe uno dei cimiteri monumentali più belli del mondo che non si può fare a meno di notare l’incuria: lapidi distrutte, ponteggi, transenne e piante abbattute fanno da scenario alla visita ai propri cari.
Insomma, un inferno. “Una volta non era così, era pieno di persone in divisa che controllavano, oggi invece anche i furti sono all’ordine del giorno”, ha raccontato alla Dire una signora che gestisce un negozio di fiori all’entrata.
“Nessuno pulisce- ha aggiunto- nessuno pota le piante, nessuno disinfetta ed è pieno di insetti”. Le bellissime tombe storiche sono abbandonate a se stesse da anni, e molte sono ormai coperte dalla vegetazione.
Al cimitero di Prima Porta la stessa cosa, con i vialetti difficilmente percorribili, specialmente dagli anziani, con scalinate coperte di erba e rifiuti di ogni tipo. Nelle cappelle si trovano escrementi di piccioni e ci sono molti loculi danneggiati, con cavi elettrici lasciati scoperti. “E poi gente che dorme qui, gente che ruba- si è sfogata una signora- Perchè nessuno interviene? Perché nessuno fa nulla?”.
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