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Al via in Campania a Ethnos festival dove la musica diventa integrazione

Intervista al direttore artistico della XXII edizione del Festival internazionale della musica etnica

Pubblicato:13-09-2017 16:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:41

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Ethnos festivalNAPOLI – Sarà la stella della musica capoverdiana Lura, sabato 16 settembre, ad aprire ufficialmente la XXII edizione di Ethnos, il Festival internazionale della musica etnica. Il suo concerto, con ingresso libero, nella cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano. Sette i comuni del napoletano coinvolti negli spettacoli di musica e danza previsti in cartellone. Oltre al già citato San Giorgio a Cremano, palcoscenici allestiti a Somma Vesuviana, Casandrino, Bacoli, Massa Lubrense, Torre del Greco.

Ethnos festival dove la musica diventa integrazione

Sette i concerti, uno spettacolo di danza, un premio speciale, 2 stage e una tavola rotonda. Questi i numeri dell’edizione 2017 che vedrà protagonisti artisti e personalità provenienti da tutto il mondo. Spiccano tra questi i nomi della cantante Oumou Sangaré – che sarà premiata al WOMEX 2017 -, la band portoghese Terrakota, lo scrittore Tahar Ben Jelloun – a cui andrà il Premio Ethnos 2017-. Da non perdere il pianista Chassol e i danzatori Ziya Azazi e Fernando Anuang’a.


Nato nel 1995 con l’intento di recuperare le arcaiche tradizioni dell’area vesuviana, il Festival, nel corso di questo ventennio, ha allargato il suo raggio di azione. E’ diventato così uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia. Il festival, con la sua formula itinerante da sempre ha coinvolto contemporaneamente più siti culturali dell’area vesuviana. Tra questi le ville vesuviane del Miglio d’Oro, il Parco Nazionale del Vesuvio, i beni culturali della costa del Vesuvio valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico. Garantito, in questo modo, l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio.

Ethnos festival del Golfo

Per il direttore artistico, Gigi Di Luca, “il festival conferma e amplia la sua natura di grande evento a contatto con iEthnos festival territori. Lo definirei quest’anno “Il festival del Golfo”. È questa una delle novità, poiché le città interessate e partner vanno da Bacoli a Massalubrense, passando per la città di San Giorgio a Cremano, comune capofila e dove si terranno gran parte degli eventi e facendo incursioni nell’entroterra nei comuni di Somma Vesuviana e Casandrino. Un programma ricco con 7 concerti, 1 doppio spettacolo di danza etno – contemporanea, 2 stage, 1 convegno, il premio ethnos e numerosi eventi collaterali. Previste, infatti, visite guidate e itinerari naturalistici e artisti di grande spessore in esclusiva regionale e nazionale”.

Ethnos premia lo scrittore Tahar Bel Jelloun

Sulla scelta di premiare Tahar Bel Jelloun, Di Luca precisa che “il premio Ethnos, non è né un premio alla carriera, né un premio per musicisti. Vuole essere un riconoscimento innanzitutto di stima, morale e professionale verso chi nella sua opera creativa, nel suo impegno artistico e sociale si prodiga e si è schierato a favore delle integrazioni tra i popoli e per una convivenza pacifica nel rispetto e nella tutela dei diritti fondamentali di ogni persona e pertanto anche nella difesa della sua cultura e tradizione. Abbiamo scelto lo scrittore Tahar Ben Jelloun perché ha saputo tracciare, da buon conoscitore del mondo mediorentale ed europeo, un ponte tra le differenze, raccontando con i suoi libri, la bellezza che vive in ogni cultura”.

Ethnos festival un incontro tra culture lungo 22 anni

Il tema dell’integrazione culturale è di grande attualità ed è nello spirito proprio di Ethnos, come precisa ancora il direttore artistico. “In 22 anni di festival, probabilmente, siamo riusciti attraverso le proposte artistiche provenienti da aree geografiche vittime di pregiudizi a diminuire la diffidenza nella gente. Se non altro a farle conoscere dei mondi nuovi che sono alla base di stili di vita diversi, ma non meno interessanti dei nostri. La cultura non può risolvere i problemi, questo tocca alla politica, alle istituzioni, ma può aiutare a comprendere meglio la necessità che oggi abbiamo di avviare di un processo di pace”.

Ethnos festival è finanziato dalla Regione Campania con il Poc Campania 2014-2020 ed è organizzato dal Comune di San Giorgio a Cremano, ente capofila. Tutti i dettagli del cartellone dell’edizione 2017 sono consultabili sia sul sito ufficiale del Festival che sulla pagina Facebook dedicata all’appuntamento.

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