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Paltrinieri e Pilato d’oro, agli Europei di Roma esplode un inno d’amore

Nella bolgia del Foro Italico Greg torna re d'Europa sugli 800 dopo sei anni, 'Benny' domina i 100 rana. Il baby Lorenzo Galossi e Lisa Angiolini a sorpresa sul podio

Pubblicato:13-08-2022 22:48
Ultimo aggiornamento:13-08-2022 22:48

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(FOTO di Andrea Masini e Andrea Staccioli / DBM)

ROMA – Mancava solo lui all’appuntamento d’amore. E lui è arrivato. Gregorio Paltrinieri nella bolgia dello stadio del Nuoto ha aperto il turbo ed è scappato via, fermandosi – da re d’Europa degli 800, il ritorno sei anni dopo Londra 2016 – lì sotto alla gente impazzita che urlava come solo Roma sa fare, che intonava “Poo-Po-Po-Po-Po-Poooo-Poo” proprio come quando Cannavaro alzava la Coppa del Mondo. “Aspettavo questo momento, è una piscina bestiale”, dice Greg felice come un bimbo.


Giorni interi a spiegare quanto non vedesse l’ora di tuffarsi in acqua per farsi trascinare – lui che il pubblico di casa in una grande gara internazionale non lo aveva mai sentito – e poi la realtà ha superato le aspettative. “E’ un po’ un risarcimento dopo il silenzio di Tokyo 2020, dove il tifo c’era, sì. Ma era quello di 20 persone e che quasi rimbombava. Qui la gente ti salta addosso, ti aggredisce nel senso più bello e per nulla negativo. E’ fantastico“. Greg si è trascinato dietro, abbracciandolo alla fine, anche il nuovo fenomeno del nuoto italiano, 16 anni appena. La cavalcata di Lorenzo Galossi verso il bronzo è cresciuta d’intensità vasca dopo vasca, fino a prendersi un bronzo incredibile con tanto di record mondiale juniores (7’43″37). “Ho scritto una ‘paginina’- racconta il baby azzurro- E’ un’emozione fortissima che mi motiva ancora di più”. E che però non gli impedisce di farsi una piccola critica, lucida: “So che sono passato troppo forte nei primi 400, ma li ho visti andare via e non volevo staccarmi troppo”. Crescerà, e quanto.


Prima di Greg e ‘Gallo’, così lo chiama Paltrinieri, il tifo aveva spinto la rana d’oro di Benedetta Pilato, campionessa d’Europa con una vice da applausi come Lisa Angiolini. Le due ragazze come ieri Nicolò Martinenghi e Federico Poggio, stessa gara, stesse medaglie. “Sono contenta per me, ma anche per Lisa che si merita questo argento”, dice Benny, mentre di “rivincita parla la toscana: “Mette alle spalle tante cose che non sono andate per il verso giusto nella mia carriera”.

Azzurri a parte, il pubblico di Roma si è potuto stropicciare gli occhi con un nuovo record del mondo, quello dei 100 stile, messo a segno dal 17enne David Popovici. Resisteva da 13 anni, dal quel 46″91 di Cesar Cielo stabilito sempre a Roma, ma ai Mondiali del 2009. Un fulmine davanti a tutti il romeno, che anche Alessandro Miressi si è visto passare accanto. Il torinese resta sul podio europeo con un bronzo dopo l’argento a Budapest 2021, dando tutto quello che aveva dopo “una stagione lunga e faticosa. Non sono al massimo della condizione fisica, dopo un anno non semplice, ma il pubblico mi ha spinto e mi ha aiutato nella seconda parte di gara”. Sesto Lorenzo Zazzeri, “contento anche solo di essere in una finale stellare, va già bene così”.

NUOVO RECORD ITALIANO PER SILVIA SCALIA NEI 50 DORSO

Azzurri fuori dal podio nei 200 dorso vinti dal transalpino Yohann Ndoye Brouard. Il primatista italiano Matteo Restivo chiude quinto, seguito da Lorenzo Mora. Nei 400 misti femminili Sara Franceschi è quarta “con molti rimpianti, perché il bronzo non era così lontano. Ho ancora i 200 misti per riscattarmi”. Sesta l’altra azzurra, Ilaria Cusinato. Quarta ma con buone prospettive la 4×100 stile libero femminile formata da Chiara Tarantino, Costanza Cocconcelli, Sofia Morini e Silvia Di Pietro.
Nelle semifinali prestazione super di Silvia Scalia, che vola in finale nei 50 dorso con il record italiano (27″39), che vale il miglior crono d’ingresso: domani tutto è possibile. “Non ho parole. Non mi aspettavo il record italiano. Durante il riscaldamento mi sentivo veramente bene, ma non avrei mai pensato di andare così forte. Con questo pubblico tutta la squadra ha una marcia in più”. Dodicesima Costanza Cocconcelli.
Matteo Rivolta, 31 anni, c’è ancora e strappa il pass per la finale dei 100 farfalla con il quinto tempo. Qualche ombra per Federico Burdisso, solo decimo. Bene Luca Pizzini, anche lui veterano, che si qualifica per la semifinale dei 200 rana con il secondo riscontro cronometrico. Eliminate nei 200 stile libero Alice Mizzau , undicesima, e Antonietta Cesarano, dodicesima.
Dopo tre giornate di gare il medagliere dell’Italnuoto sale a quota 14 (7, 4, 3).

Foto di Andrea Masini  e Andrea Staccioli / DBM

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