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La “F” diventa “E” o spunta la doppia targa: a Bologna e Parma denunce e auto sequestrate

La Polizia locale di Reno Galliera e quella della città ducale scoprono i trucchi utilizzati dagli automobilisti per evitare le multe

Pubblicato:13-08-2022 18:20
Ultimo aggiornamento:13-08-2022 18:20

targa auto contraffatta
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BOLOGNA – Basta un po’ di nastro isolante nero ed è fatta: la “F” sulla targa della Mercedes diventa una “E” e così addio multe. L’espediente in effetti funzionava, ma alla fine il conducente dell’auto è stato pizzicato. Risultato? Una denuncia, oltre 2.000 euro di sanzione e sequestro del veicolo. A raccontare la vicenda è la Polizia locale dell’Unione di Comuni Reno Galliera, in provincia di Bologna, con un post su Facebook.

IL TRUCCO: NASTRO ISOLANTE NERO PER ALTERARE UNA LETTERA

“Non è sfuggito all’attento controllo di una nostra pattuglia”, nei giorni scorsi ad Argelato, “il conducente di una Mercedes che aveva alterato i dati della targa posteriore del proprio veicolo”, scrive la Polizia locale, spiegando che “il metodo utilizzato era piuttosto artigianale: l’originale lettera ‘F’ era stata modificata in ‘E’ mediante l’applicazione di una striscia di nastro isolante di colore nero, ma il risultato, come dimostrano le foto che abbiamo pubblicato, era sicuramente soddisfacente”. I vigili di Reno Galliera, non a caso, hanno potuto verificare che “il sistema di lettura targa degli impianti di videosorveglianza dei nostri Comuni- continua il post- leggeva sistematicamente la targa del veicolo con la lettera ‘E’: più volte la Mercedes era infatti passata sotto i varchi di lettura targa sulle strade dei nostri Comuni e sempre la targa veniva letta con la lettera ‘E’.

Ciò consentiva quindi di evitare eventuali sanzioni e, pare, questo fosse l’obiettivo che si intendeva perseguire con l’alterazione della targa”. Il conducente dell’auto, un 32enne, “è stato così denunciato per uso di targa alterata. A suo carico- riferisce la Polizia locale- anche una sanzione di oltre 2.000 euro. La targa è stata sequestrata penalmente e posta a disposizione dell’autorità giudiziaria mentre l’auto è stata sequestrata per la confisca”.


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LA VARIANTE: UNA SECONDA TARGA INCOLLATA SU QUELLA ORIGINARIA

Un episodio molto simile arriva da Parma. Anche in questo caso la segnalazione è della Polizia locale dopo che una pattuglia, durante i controlli effettuati appena prima della modifica alla viabilità per la partita di calcio Parma-Bari, ha notato in via Partigiani d’Italia “un furgone Renault Trafic con targhe anteriore e posteriore fissate con del nastro adesivo ad una seconda targa nascosta dietro“.

IL CONDUCENTE: “HO AGITO IN COMPLETA BUONAFEDE”

A seguito di ulteriori controlli, “la targa esposta è risultata corrispondere ad un’autovettura radiata sei anni prima in provincia di Rovigo”, riferiscono i vigili. “Dalla biglietteria dello stadio è giunto a piedi il conducente, nonché proprietario del furgone, con il quale gli agenti hanno appurato che la targa nascosta dietro- continua la nota- era quella effettivamente corrispondente al veicolo in sosta e lo stesso era regolarmente assicurato. Tuttavia l’uomo, un fidentino di 56 anni, ha ammesso candidamente che ‘in completa buonafede’ ha installato le due targhe trovate per caso in un fosso pochi giorni prima per non incorrere in eventuali sanzioni”.

Per questo l’uomo è stato indagato per le ipotesi di reato di tentata truffa e ricettazione nonché sanzionato per installazione di targa non propria e di targa originale non leggibile. Al veicolo è stata applicata la sanzione accessoria del fermo amministrativo. Ma non è finita qui: nonostante il fermo, infatti, dopo alcune ore “il furgone è stato rinvenuto in sosta irregolare da un’altra pattuglia della Polizia locale lungo una via limitrofa nei pressi dello stadio”, si legge nel comunicato. A quel punto, il veicolo è stato posto sotto sequestro ai fini della confisca e nei confronti del proprietario è stata emessa un’ulteriore sanzione amministrativa.

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