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Medio Oriente, Emirati Arabi siglano la pace con Israele. Trump: “Passo storico”

Dura reazione dei palestinesi, per Hamas si tratta di "una pugnalata alle spalle". Fatah: "Un'illusione"

Pubblicato:13-08-2020 16:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:45

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ROMA – Israele ha stretto un accordo con gli Emirati Arabi Uniti che permettera’ ai due paesi di normalizzare i rapporti. Mediata dall’amministrazione Trump, l’intesa e’ stata resa possibile dal fatto che il governo di Tel Aviv ha rinunciato ad esercitare la propria sovranita’ su varie zone della Cisgiordania, che Israele si preparava ad annettere. Un punto che aveva suscitato la ferma opposizione dei palestinesi, sostenuti da diversi Paesi arabo-musulmani e non.

“E’ un accordo di pace storico tra i nostri due grandi amici, Israele e Emirati arabi uniti”, ha scritto su Twitter il presidente Trump, subito dopo aver condiviso il testo dell’accordo. Dal documento si apprende che nelle prossime settimane sara’ definito il modo in cui rilanciare la cooperazione nel campo degli investimenti, dei collegamenti aerei, del turismo, delle visite ai luoghi sacri dell’islam nonche’ nella lotta al coronavirus tra Tel Aviv e Abu Dhabi.

L’intesa, come hanno confermato dalla Casa Bianca, ha richiesto lunghi negoziati, che hanno subito un’accelerazione negli ultimi mesi. A causa della pandemia di Covid-19, l’ultimo colloquio e’ avvenuto per telefono, tra il presidente Trump, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’erede al trono emiratino, il principe Mohammed bin Zayed Al-Nahyan.


Con questo passo, gli Emirati diventano il terzo paese del mondo arabo a concludere la pace con lo Stato di Israele, dopo Egitto e Giordania, rispettivamente nel 1979 e nel 1994.

Immediata la reazione dei politici palestinesi alla notizia dell’accordo. Awni Almashni, esponente di Fatah, il partito del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha dichiarato: “Gli accordi che Israele sta cercando di raggiungere con i paesi musulmani e arabi sono un modo per aggirare la questione palestinese“.

Secondo Almashni, “qualsiasi piano di pace con qualsiasi paese arabo e’ solo un’illusione e non risolvera’ il problema principale tra Israele e la Palestina”.

Per la storica portavoce dei palestinesi e attuale membro del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), Hanan Ashrawi, “Israele e’ stato ricompensato per non aver dichiarato apertamente cio’ che ha fatto alla Palestina dall’inizio dell’occupazione, attraverso metodi illegali e insistenti”. Quanto agli Emirati arabi uniti, “sono usciti allo scoperto sui loro rapporti segreti e la normalizzazione con Israele. Fateci un favore: almeno non ci usate come ‘foglia di fico’“.

Infine, il gruppo Hamas che amministra la Striscia di Gaza ha definito l’accordo “pericoloso per il processo di pace” nonche’ “una vile pugnalata alle spalle dei palestinesi e dei sacrifici che hanno fatto in questi anni”. 

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