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ROMA – “Indagare immediatamente su questi incidenti” è l’appello rivolto alle autorità di Hong Kong dall’alto commissario per i diritti umani dell’Onu Michelle Bachelet in merito alle violenze registrate durante le recenti proteste nell’ex colonia britannica. La stampa svizzera riporta le dichiarazioni dell’ex presidente cilena, diffuse a Ginevra dal suo portavoce Rupert Colville.
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“I diritti di libertà di espressione e assemblea pacifica e il diritto di partecipare agli affari pubblici sono espressamente riconosciuti dalla Dichiarazione universale sui diritti umani e dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, incorporate nella legge fondamentale della regione semi-autonoma di Hong Kong- ha detto Bachelet- l’Ufficio ha esaminato prove credibili dell’impiego da parte di agenti delle forze dell’ordine di armi non letali in modi che sono proibiti dalle norme e dagli standard internazionali”.
In particolare, Bachelet ha parlato di “lacrimogeni sparati in aree affollate e strette e rivolti direttamente contro singoli manifestanti in varie occasioni, con conseguenti rischi di morte o ferite gravi”. Anche oggi a Hong Kong il traffico aereo è stato sospeso per il secondo giorno consecutivo di occupazione dell’aeroporto da parte dei manifestanti per la democrazia. Il quotidiano ‘Global Times’ e altri media di Pechino hanno inoltre diffuso ieri un video che mostra carri armati diretti a Shenzen, alla frontiera con la regione semi-autonoma, per una ‘esercitazione militare’.
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