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Proteste in Sri Lanka, il cardinale Ranjith: “Chiedo pace e moderazione”

Dopo le proteste di piazza scoppiate sabato, con l'assalto al palazzo presidenziale, il presidente Rajapaksa lasciato il Paese a bordo di un aereo militare

Pubblicato:13-07-2022 09:52
Ultimo aggiornamento:13-07-2022 12:10

SRI_LANKA
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ROMA – Il presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, ha lasciato il Paese: lo riferisce l’emittente britannica Bbc, citando fonti informate, dopo le proteste di piazza e l’assalto alla residenza del capo dello Stato nella capitale economica Colombo.

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Secondo questa ricostruzione, Rajapaksa si trovava in un luogo sconosciuto da sabato, il giorno delle manifestazioni. Il presidente avrebbe lasciato lo Sri Lanka a bordo di un aereo militare.


L’ARCIVESCOVO: “CHIEDO PACE E MODERAZIONE”

Un appello alla calma e alla moderazione, contro ogni tipo di violenza o rappresaglia politica, è stato rivolto alla popolazione e ai partiti dello Sri Lanka dall’arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith. Nel suo intervento, affidato a una nota, il porporato ha sottolineato che la mobilitazione sociale delle ultime settimane ha permesso di conseguire alcuni risultati ma ha anche messo in guardia dal rischio che la situazione di vulnerabilità e crisi favorisca ingerenze o condizionamenti dall’estero.
La nota, riferisce l’emittente televisiva First News, ha seguito la fuga nelle Maldive del presidente Gotabaya Rajapaksa.

Come previsto dalla Costituzione, i poteri sono stati assunti pro tempore dal primo ministro Ranil Wickremesinghe, pure dimissionario. Sullo sfondo l’imposizione di uno stato di emergenza e disordini di fronte alla sede degli uffici del capo del governo, con la polizia che ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere manifestanti.

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