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Giornale radio sociale, edizione del 13 luglio 2020

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Pubblicato:13-07-2020 11:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:38
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SOCIETA’ – Il lockdown ci ha tolto il sonno. Si moltiplicano le ricerche che legano l’aumento dei disturbi mentali alla pandemia. La più recente è quella del Dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche dell’università di Torino. Dalle interviste condotte su un campione di oltre 1500 maggiorenni, la salute mentale sembra essere diventata un problema.  Si evidenziano in particolare profili di fragilità tra le donne, i più giovani e tra coloro i quali hanno subito difficoltà economiche. Il 23,2% degli intervistati ha avuto disturbi di tipo ansioso, il 24,7% sintomi depressivi, il 42,4% disturbi del sonno. La ricerca completa verrà presentata al congresso mondiale di sanità pubblica che si terrà in ottobre.

INTERNAZIONALE – Fuga dagli ospedali. Anche nello Yemen è allarme per gli effetti psicologici della pandemia. Il servizio di Fabio Piccolino.
Secondo Medici Senza Frontiere, In Yemen la paura di contrarre il Covid-19 sta allontanando le persone dagli ospedali e dalla possibilità di avere cure mediche. Il Paese ha capacità limitate di somministrare i test e dunque il virus si sta diffondendo senza essere tracciato; secondo l’organizzazione  , la paura del virus è alimentata dalla disinformazione e per questo spesso le persone che contraggono la malattia non ritengono gli ospedali come luoghi sicuri. In una situazione così delicata, con il Paese in ginocchio dopo anni di conflitto, Medici Senza Frontiere chiede alla comunità internazionale “di mobilitare risorse per aiutare il Paese a far fronte a questa crisi” e alle autorità yemenite “di facilitare l’attuazione dei programmi salvavita”.


ECONOMIA – La misura del benessere. Tutte le fonti economiche concordano nelle previsioni: l’epidemia produrrà recessione e un crollo del Pil italiano stimato tra il meno 8,3% dell’Istat e il meno 11,3% dell’Ocse. Aumenteranno disoccupazione e disuguaglianze. Ma a livello internazionale riemerge anche un dibattito carsico. Il prodotto interno lordo può essere davvero l’unica misura della qualità della vita? Si fanno avanti anche altri parametri legati alla giustizia sociale e alla sostenibilità ambientale. Tra i vari siti che si occupano della questione in Italia il Forum Diseguaglianze e Diversità e Sbilanciamoci.info.

DIRITTI –  Manager speciali. “Per una vera cultura di inclusione nel lavoro non bastano gendarmi che vigilino sugli obblighi fissati dalle leggi e sanzioni per chi non le rispetta, ma servono educatori sociali e buoni consiglieri”. Lo sostiene Marino Bottà, responsabile del servizio disabilità a Lecco e grande esperto della materia. Per Bottà sono necessari i “passeur”, ovvero figure professionali come i disability manager capaci di facilitare il rapporto fra la disabilità e il mondo del lavoro, ma che potrebbero dare un positivo contributo a tutti i lavoratori, nonché alle imprese”.

CULTURA – Il regista Ken Loach scrive agli operai. “Chiedete ai sindacati di rimanere fedeli alla vostra lotta. Chiedete la solidarietà di coloro che prenderebbero il vostro posto. E restate forti. Con i più calorosi auguri e tutta la nostra solidarietà”. Il messaggio ai lavoratori della Fiac compressori di Pontecchio Marconi, in provincia di Bologna, da settimane in presidio davanti ai cancelli per evitare il trasferimento a Torino, è firmato dal famoso regista inglese. Il messaggio è stato letto in occasione della proiezione di “Bread and roses”, uno dei suoi film più noti.

SPORT – Orange is the new green. Anche il calcio sulla via della sostenibilità. La Pistoiese ha scelto di farsi portavoce della tutela dell’ambiente all’interno del panorama calcistico e sportivo italiano, poco attento al tema e in lentissimo adeguamento se paragonato agli altri maggiori campionati europei. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento del settore. Previste attività di sensibilizzazione sul territorio.

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