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VIDEO | Traffico illecito di rifiuti a Palermo, arresti e sequestri

Operazione 'Servizio parallelo' dei Carabinieri del Noe

Pubblicato:13-07-2020 07:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:38

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PALERMO – Traffico illecito di rifiuti a Palermo, dove i carabinieri stanno eseguendo arresti e sequestri in base a una ordinanza emessa dal gip su richiesta della direzione distrettuale antimafia. In azione i militari del Noe.

Questi i reati ipotizzati: traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti, pericolosi e non, furto aggravato in concorso e occupazione abusiva di edifici pubblici. L’operazione è stata denominata ‘Servizio parallelo’.

In cinque sono finiti agli arresti domiciliari, mentre altri 12 indagati sono a piede libero. Eseguiti anche diverse perquisizioni e sequestri. Gli indagati, secondo la Dda di Palermo, erano dediti alla raccolta, allo stoccaggio e allo smaltimento di rifiuti urbani e speciali, anche di natura pericolosa. L’inchiesta nasce nel novembre 2018 e prende le mosse dallo smaltimento illecito di rifiuti ingombranti e pericolosi nel quartiere palermitano di Partanna Mondello, segnalato dalla denuncia di un amministratore locale che ha descritto lo stato di grave degrado ambientale nella circoscrizione. Secondo gli inquirenti esisteva una vera e propria “attivita’ organizzata e continuativa di raccolta, trasporto, lavorazione e abbandono di rifiuti ingombranti, pericolosi e non”.


In azione due gruppi criminali facenti capo a due diversi indagati che su richiesta di privati e imprese raccoglievano i rifiuti e li abbandonavano nei cassonetti del quartiere di Partanna Mondello. L’organizzazione poteva contare su mezzi e strumenti che riducevano il volume dei rifiuti e che sarebbero stati predisposti dai cinque principali indagati presso il magazzino ‘ex Onpi’ di Palermo: qui, con l’ausilio di un mezzo meccanico rubato all’azienda erogatrice, i rifiuti venivano separati e ridotti di volume per favorirne lo smaltimento nei cassonetti. I magistrati hanno poi portato alla luce la complicita’ di alcuni operai della Rap, la Partecipata del Comune che gestisce il servizio rifiuti: i tre incaricati dello svuotamento dei cassonetti di via Pandora, la zona in cui operavano le due bande, smaltivano i rifiuti nell’autocompattatore che spesso finiva fuori uso. I rifiuti, invece, finivano nell’impianto di Bellolampo, inidoneo a ricevere ingombranti e rifiuti di apparecchiature elettroniche ed elettriche, i cosiddetti Raee.

MILLE TONNELLATE DI RIFIUTI PER UN PROFITTO DI 150MILA EURO

Il volume di rifiuti mosso dall’organizzazione e’ stato stimato in oltre mille tonnellate, con una media di dieci movimentazioni giornaliere e circa settanta quintali di rifiuti a viaggio. Il profitto stimato e’ pari a 150mila euro. Nel corso del blitz i carabinieri del Noe hanno sequestrato i magazzini dello stabile ‘ex Onpi e quattro veicoli per il trasporto dei rifiuti. Il valore dei beni sequestrati e’ di circa 1,5 milioni di euro. Denunciati anche tutti gli amministratoti legali e di fatto delle imprese che da novembre 2018 a maggio 2019 hanno chiesto alle due organizzazioni interventi di trasloco e sgombero: in questi casi i magistrati hanno contestato il reato di attivita’ di gestione rifiuti non autorizzata dal momento che questi interventi venivano eseguiti dai sedicenti traslocatori “in assenza di qualsivoglia autorizzazione”.

ORLANDO: “SEGNALAI ILLECITI SMALTIMENTO INGOMBRANTI”

Leoluca Orlando

“A settembre ho denunciato all’Antimafia regionale, con un apposito report, che sullo smaltimento illecito di ingombranti a Palermo c’e’ un’organizzazione criminale. Ho scoperto con stupore che del mio report e della mia segnalazione non c’era traccia nella relazione conclusiva della Commissione. Anomalia che ho privatamente segnalato al presidente Fava. Alla luce dei fatti di oggi, quel report assume ulteriore grande valore”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso della conferenza stampa sulla Rap, Partecipata del Comune che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti.

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