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Pd, Zingaretti lancia la ‘Costituente delle idee’: “Voglio sconfiggere il governo”

"Il voto per il Pd e' in aumento. Se non parlano di noi non e' perché siamo deboli ma perché temono il nostro recupero"

Pubblicato:13-07-2019 13:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:31
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ROMA – “Non voglio più solo criticare il governo di Conte, Di Maio e Salvini, ma voglio sconfiggerlo. Abbiamo bisogno di un grande progetto politico per riuscirci”. Lo dice il segretario Pd Nicola Zingaretti, in replica durante l’assemblea nazionale del partito.

“Il voto per il Pd- aggiunge Zingaretti- e’ in aumento. Se non parlano di noi non e’ perché siamo deboli ma perché temono il nostro recupero. Non ci facciamo dettare l’agenda da nessuno. Non siamo subalterni, ma combattenti per le nostre idee”.

La Costituente delle Idee e’ uno “strumento per chiamare a raccolta una parte del Paese che vuole combattere. Dovrà essere una sfida che giocheremo a livello nazionale, con grandi incontri e forum. Un’occasione per tornare ad incontrare le persone”.


LE PROPOSTE PER LA COSTITUENTE DELLE IDEE

Una “svolta nel concetto stesso del diritto allo studio, che diventi diritto alla conoscenza”, e “10 miliardi in 3 anni come barriera per 100.000 nuovi assunti nel sistema pubblico o le prestazioni verranno meno”. Sono solo alcune delle proposte lanciate dal Pd, per bocca del segretario Nicola Zingaretti, illustrate all’assemblea nazionale del partito in vista della Costituente delle Idee.

“Vogliamo un Italia più semplice per vivere e per produrre- osserva Zingaretti- riapriamo insieme la grande riforma federale e delle funzioni dei vari livelli dello Stato, che se non funziona muore. Investiamo risorse e formazione per introdurre il tempo massimo di 100 giorni per produrli”.

Il PD presenterà “finalmente la propria proposta di autonomia. Un’autonomia giusta. Dietro la parola autonomia- dice Zingaretti- si può nascondere di tutto: si vede la differenza tra la buona proposta dell’Emilia e quelle del Veneto o della Lombardia. Anche lì sono fermi e impotenti, prendiamo noi una iniziativa unitaria per migliorare l’Italia non per distruggerla”. Proposto poi un grande piano di opere pubbliche, “200 miliardi fino al 2030 con il rilancio anche del partenariato pubblico privato. 170 miliardi sono già programmati ma è tutto fermo soprattutto per controversie politiche”.

Il Pd guarda anche al ruolo di casse ed enti “per una stagione di project financing ad esempio rivolta all’ammodernamento della nostra rete ospedaliera”. Il Pd proporrà in autunno anche una grande conferenza sulla forza del Made in italy “per ascoltare e costruire il grande sistema Italia per le imprese”.

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