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ROMA – Nel 2014 Matteo Salvini presentava Gianluca Savoini come suo rappresentante ufficiale nei rapporti con la Russia. Lo dice il deputato del Pd Filippo Sensi che cita al riguardo un’intervista a Salvini pubblicata dal sito International Affairs.
“Correva l’anno 2014, e Savoini e D’Amico venivano indicati da Salvini in questa intervista – tutta da leggere – come ‘my official representatives'”, scrive Sensi su twitter.
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“Savoini era presente all’incontro bilaterale riservato del 16 luglio 2018 al ministero dell’Interno russo. Salvini dice che non sa chi l’ha invitato.
A prenderlo alla lettera preoccupa e sconcerta che il ministro, responsabile della sicurezza di tutti noi, non sappia chi sia con lui alle riunioni riservate con delegazioni straniere. Eventi che normalmente passano filtri di sicurezza di altissimo livello. A meno che Savoini non fosse invitato dal ministero dell’Interno russo. Il che avrebbe risvolti ancora più inquietanti. Salvini quindi o mente o non sa fare il suo lavoro. In ogni caso si dimetta, è un pericolo per la sicurezza nazionale”. Lo dice Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri.
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