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Oliverio convoca i sindaci. In agenda la gestione rifiuti, dell’acqua e dei fondi Ue

"Abbiamo un ritardo che ci costa 80 milioni

Pubblicato:13-07-2015 09:36
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:26

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mario oliverio“Abbiamo un ritardo che ci costa 80 milioni di euro all’anno di sanzioni da parte della Comunità europea per la cattiva gestione della depurazione e dei rifiuti. Risorse divorate da una macchina che noi stessi abbiamo creato in passato”. E’ l’amara constatazione del presidente della Regione, Mario Oliverio, davanti ai sindaci e agli amministratori calabresi riuniti a Lamezia Terme in assemblea, che è un appuntamento “né di routine né una celebrazione propagandistica, bensì il suggello all’apertura di una nuova fase di cambiamento”, ha detto il Governatore.

I temi del giorno: programmazione dei fondi europei, ciclo integrato delle acque, piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti: “Stiamo cercando di fronteggiare le emergenze per venire incontro ai Comuni per la stagione estiva e parimenti stiamo lavorando per creare un sistema virtuoso. Evitiamo però che predomini la vecchia logica dell’emergenza”.

Parlando del prossimo Piano rifiuti il presidente della Regione ha affermato che “bisogna incrementare la raccolta differenziata, e innestare un circolo virtuoso che si fondi su un’impiantistica moderna, con impianti a impatto zero e capaci di produrre ricchezza. Il sistema dovrà essere un sistema pubblico nella gestione in collaborazione con le imprese locali. Saranno previste premialità e  penalità affinché le responsabilità vadano alla Regione, ai Comuni e ai cittadini”.


A proposito dei fondi Ue per la Regione, infine, “Contiamo di consegnare la documentazione entro agosto per poi avviare la fase di concertazione ed iniziare la fase operativa di utilizzo a partire da ottobre”. Il primo punto sull’agenda della nuova giunta calabrese è infatti imposto dalle urgenze finanziarie calabresi: “Da quando abbiamo ricevuto le osservazioni dalla Commissione europea sui fondi comunitari 2014-2020 stiamo lavorando giorno e notte per la rimodulazione dei programmi”.   Ma è chiaro che tutto parte dai fondi Ue, principale fonte di rifornimento finanziario delle casse regionali.

Di Mario Piccirillo – Giornalista Professionista

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