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Comunali, a Ventotene zero voti per Mario Adinolfi: battuto anche dal Partito Gay

Il leader del Popolo della Famiglia, candidato sindaco nell'isola considerata "culla d'Europa", non raccoglie nemmeno una preferenza. Un voto per Luca Vittori del Partito Gay Lgbt+

Pubblicato:13-06-2022 18:36
Ultimo aggiornamento:14-06-2022 13:19

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ROMA – Carmine Caputo, esponente della lista Insieme per Ventotene, è stato eletto sindaco di Ventotene (Latina) con il 55,02% dei voti. Il suo primo sfidante, Gerardo Santomauro della lista Uniti per il bene di Ventotene, si è fermato al 44,78%. Piccola curiosità sulla sfida tra gli altri due aspiranti primi cittadini: da un lato Luca Vittori, del Partito Gay Lgbt+, e dall’altro Mario Adinolfi del Popolo della Famiglia. Al primo è andato un voto, al secondo nessuno. Nonostante il clima caldo e il mare cristallino, l’isola di 708 abitanti non ha dovuto fare i conti con l’astensionismo. Dei 686 elettori hanno votato in 507, il 74% del totale.

ADINOLFI: “BRUTTO SEGNALE DI CONTROLLO DEL VOTO”

“A Ventotene lo scontro tra bande rende impraticabile lo spazio democratico. Un voto al partito gay, nessun voto al Popolo della Famiglia, 500 voti alle due bande”. Lo ha scritto su Twitter il leader del Popolo della Famiglia e candidato sindaco dell’isola di Ventotene, Mario Adinolfi. Nella corsa a diventare primo cittadino della “culla d’Europa” ci sono anche il sindaco uscente, Gerardo Santomauro, l’ex segretario comunale, Carmine Caputo, e l’esponente del partito Gay, Luca Vittori. “Brutto segnale di controllo del voto, ma in alcune piccole realtà funziona così – ha aggiunto Adinolfi – Insisteremo perché l’isola cambi”.


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