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Morto in carcere Cosimo Di Lauro, era il primogenito del boss “Ciruzzo ‘o milionario”

Quando il padre si diede alla latitanza, prese in mano le redini della cosca camorristica che, durante gli anni della cosiddetta Faida di Scampia, ha insanguinato il capoluogo partenopeo

Pubblicato:13-06-2022 16:05
Ultimo aggiornamento:13-06-2022 17:17

carcere telemedicina
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NAPOLI – È deceduto a 48 anni, nel carcere milanese di Opera, Cosimo Di Lauro, ex boss dell’omonimo clan e primo dei dieci figli di Paolo Di Lauro. Quando quest’ultimo, detto Ciruzzo ‘o milionario, si diede alla latitanza, il suo primogenito prese in mano le redini della cosca camorristica che, durante gli anni della cosiddetta Faida di Scampia, ha insanguinato il capoluogo partenopeo. Lo studio del legale dell’avvocato Saverio Senese fa sapere di aver ricevuto una brevissima comunicazione via Pec questa mattina tramite la quale l’istituto di pena comunicava “l’avvenuto decesso alle ore 07:10”. L’autopsia chiarirà le cause della morte.

Cosimo Di Lauro era stato arrestato nel 2005 e si trovava in carcere, sottoposto al regime di 41 bis, per scontare diversi ergastoli. Il suo nome è legato anche alla figura di Gelsomina Verde, ammazzata nel 2004 dopo essere stata torturata e poi bruciata all’interno della sua auto. Cosimo Di Lauro venne prima condannato per essere il mandante dell’omicidio e poi assolto: non ammise sue responsabilità nel delitto, ma risarcì la famiglia con la somma di 300mila euro. Cosimo Di Lauro è il fratello di Marco Di Lauro, latitante dal 2004 al 2019, per tredici anni inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità prima di essere arrestato a Napoli. 

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LEGALE DI LAURO: “FORSE NON DOVEVA PIÙ ESSERE SOTTOPOSTO A 41 BIS, PROBABILMENTE ERA DAVVERO MALATO, MA RITENUTO UN SIMULATORE”

“Ho sempre pensato che Cosimo Di Lauro fosse affetto da gravi patologie psichiatriche, ma era stato ritenuto essere un simulatore. Probabilmente era davvero malato e, forse, non doveva continuare ad essere sottoposto al regime duro di cui all’articolo 41 bis“. Lo spiega alla Dire Saverio Senese, legale difensore di Cosimo Di Lauro, il boss e primogenito del capoclan Paolo Di Lauro deceduto questa mattina.

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