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Calcio, medico della Danimarca: “Eriksen era morto, lo abbiamo riportato indietro”

Christian Eriksen è "di buon umore e finora tutti i test sembrano a posto"

Pubblicato:13-06-2021 17:24
Ultimo aggiornamento:13-06-2021 17:24

christian eriksen
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ROMA – Christian Eriksen “era andato, era praticamente morto. Abbiamo eseguito il primo soccorso salvavita per l’arresto cardiaco. Quanto siamo stati vicini a perderlo? Non lo so, ma l’abbiamo riportato indietro. E’ successo tutto in fretta, io non sono un cardiologo: per i dettagli parleranno gli specialisti del Rigshospitalet”. Così il medico della Nazionale di calcio della Danimarca, Morten Boesen, nella conferenza stampa convocata per fornire aggiornamenti sulle condizioni di salute del 29enne centrocampista danese e dell’Inter, che ieri ha avuto un arresto cardiaco in campo, come confermato dalle stesse autorità sanitarie, e si trova ora ricoverato al Rigshospitalet di Copenaghen per proseguire esami e accertamenti.

Christian Eriksen è “di buon umore e finora tutti i test sembrano a posto”. Al momento, infatti, sono ancora sconosciute le cause del malore: “Questo è uno dei motivi per cui è ancora in ospedale. È per scoprire cosa è successo”, ha aggiunto il medico, sottolineando comunque che “date le circostanze, Eriksen sta bene. È attento e risponde in modo pertinente e chiaro”.

In conferenza uno dei responsabili della Nazionale ha spiegato che i giocatori della Nazionale hanno potuto parlare in videochiamata con il compagno di squadra. Tutti hanno ricevuto assistenza psicologica anche durante la notte trascorsa all’Hotel Marienlyst, che ospita la Nazionale danese. “Ciascuno ha mostrato il proprio carattere- ha spiegato Peter Moeller-Ognuno ha il suo modo di affrontare la situazione e di conseguenza di avere bisogno di aiuto: c’è chi ha necessità di parlare molto, altri no”.


La partita di ieri contro la Finlandia è ripresa dopo che i giocatori erano stati informati sulle condizioni di Eriksen e dopo che avevano potuto parlare con lui. “Christian non ricorda molto, era preoccupato per noi e per la sua famiglia. E’ lui che ci ha chiesto di tornare a giocare”, ha svelato il Ct danese Kasper Hjulmand, che questa mattina aveva espresso dubbi sulla scelta di tornare in campo per disputare il resto del match. “I miei giocatori erano sotto shock, ma questo evento ci deve unire per le prossime partite. Non sarà facile ma penso che ci riusciremo”.

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