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VIDEO | Ue, Capone (Ugl): “Procedura d’infrazione è fuori tempo”

Intervista a Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, autore del libro ‘#POPULECONOMY: L’economia per le persone e non per le elites finanziarie’

Pubblicato:13-06-2019 16:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24

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https://youtu.be/wzj1V5qZjQQ

ROMA – “Il nuovo Parlamento europeo eletto dovrà dare risposte ai cittadini, italiani e del resto dei paesi” dice Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, autore del libro ‘#POPULECONOMY: L’economia per le persone e non per le elites finanziarie’. Del saggio, con prefazione di Matteo Salvini, che prende in esame il fenomeno della globalizzazione, ne ha parlato all’agenzia Dire: “Veniamo dall’esperienza di una Europa più matrigna che madre, di un’Europa che difficilmente ha fatto comprendere l’importanza dell’unità per evitare fughe in avanti e fuori dall’Europa”. Ora c’è pure la richiesta di procedura di infrazione della Commissione Europea nei confronti del Governo italiano… “Sono richieste fuori tempo massimo- sottolinea il leader Ugl- Probabilmente questo è uno dei difetti dell’Europa, asservita alla grande finanza, non è dei popoli e dei cittadini. Vorremmo che la politica prendesse il primato su finanza ed economia, con al primo posto il benessere dei cittadini e non i profitti della grande finanza”.

 


https://youtu.be/S1dC3z8BwRk

GOVERNO, CAPONE (UGL): “DI MAIO? CALENDA ERA PIU’ PRAGMATICO”

Luigi Di Maio ha accettato “una sfida complicata con il ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico” osserva il segretario generale Ugl. “I due ministeri separati erano già complessi. Poi Di Maio è anche leader del suo partito- prosegue Capone- le sue giornate sono piene, ma non vuol dire che siano sempre efficaci. Ci sono tanti tavoli aperti. Bisognerebbe dedicarci più tempo, soprattutto avere un approccio pragmatico”. Dell’ex ministro Calenda, prosegue Capone, “abbiamo apprezzato il pragmatismo, pur essendo mille miglia distanti. Vorremmo lo stesso pragmatismo, più visibile nelle attuali interlocuzioni”.

https://youtu.be/luhXNIMp5VE

SINDACATI, CAPONE (UGL): “CGIL-CISL-UIL? NOI MAI CON CONFINDUSTRIA”

“Il sindacato Ugl non scenderà mai in piazza con Confindustria” spiega Capone.  I sindacati e anche gli imprenditori sono molto critici con il Governo Lega-M5S… “Noi non scendiamo in piazza con Confindustria- ribatte- come successo a febbraio scorso. Quella che abbiamo è una delle finanziarie più di sinistra degli ultimi 20 anni, ci sono stati interventi verso le persone, è stata non compresa da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria”.

https://youtu.be/eRyBRyK9m4w

LEGA, CAPONE (UGL): “CON SALVINI, MA NON SIAMO IL LORO SINDACATO”

“C’è una convergenza, un programma comune ma l’Ugl non è il sindacato della Lega” dichiara Paolo Capone. Il leader dell’Ugl aggiunge: “Sicuramente siamo un sindacato che ha come riferimento culturale il centrodestra, ma che dialoga anche con la sinistra. Con Salvini abbiamo avuto modo di confrontarci spesso, abbiamo trovato una convergenza interessantissima“. Per Capone “il sindacato ha una sua importanza, soprattutto se si rigenera. Siamo alla ricerca di una nuova funzione del sindacato. Bisogna ripensarsi, abbandonare miti e riti del passato. Il periodo della lotta di classe oggi va sostituito con la collaborazione tra capitale e lavoro”. Per il leader Ugl la vera rivoluzione sarebbe “arrivare a permettere la partecipazione dei lavorati della gestione delle imprese”.

https://youtu.be/YPan2GgYfUU

GOVERNO, CAPONE (UGL): “LA TAV VA FATTA, LO SBLOCCA CANTIERI E’ UN BEL SEGNALE”

La Tav va fatta e lo sblocca cantieri è un bel segnale“dichiara Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl. “Lo Sblocca Cantieri va bene- spiega Capone- ora deve partire la Tav e tutto ciò che è cantierabile ed eseguibile nell’immediato. I lavori pubblici sono il primo degli interventi in qualsiasi sistema economico, che danno spinta iniziale all’economia”. Per Capone in questo particolare momento “forse il Governo non è stato coraggioso, noi ci siamo confrontati sul tema e proposto una cura choc su interventi per mettere a posto il sistema idrogeologico ormai emergenza quotidiana; dall’altra parte, per mettere a norma il patrimonio scolastico e sanitario”. Le opere come la Tav “vanno portate a termine, non esiste prendere impegni e poi non mantenerli perché c’è il calcolo delle convenienze che mi sembra improbabile”.

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