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FOTO | Sei in matematica e otto in greco-latino, le pagelle di Pasolini in mostra a Bologna

Per tre anni lo scrittore frequentò il liceo classico Galvani, dove si diplomò con un anno di anticipo. Le sue pagelle vengono esposte per l'inaugurazione nella nuova biblioteca Galvani Pasolini

Pubblicato:13-06-2019 15:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24

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BOLOGNA – Ci sono quasi tutti sette e otto, soprattutto in italiano latino e greco (ma a dirla tutta a un certo punto spunta anche un sei all’orale di greco), sei in matematica e 10 in condotta. Sono le pagelle di Pier Paolo Pasolini ai tempi in cui frequentava il liceo classico e a Bologna sono state messe ‘rispolverate’ e messe in bella mostra in occasione dell’inaugurazione, domani, della nuova biblioteca Galvani Pasolini, che apre i battenti sotto le Due torri. Tra le materie di studio dell’epoca c’era anche cultura militare, dove lo scrittore aveva otto. La nuova biblioteca Ospiterà una parte del patrimonio librario del liceo e il centro di documentazione di didattica delle lingue e avrà sede all’ultimo piano dell’ex oratorio dei Gesuiti in largo Benassi, appendice laterale della chiesa di Santa Lucia in via Castiglione. La struttura  è stata presentata oggi dopo la fine dei lavori di restauro dell’edificio. 

Pasolini fu studente del liceo Galvani fra il 1936 e il 1939 e prese la licenza liceale con un anno di anticipo. Nato nel ’22 a Bologna, lo scrittore aveva iniziato il ginnasio a Cremona e Reggio Emilia. Tornato in città, nell’autunno del ’36 a 14 anni, si iscrisse al Galvani al quinto anno di ginnasio. Studiò poi all’Alma mater. Ma fu proprio al Galvani che il poeta ebbe modo di conoscere Roberto Roversi e Francesco Leonetti, dal cui importante sodalizio nascerà nel 1955 la rivista letteraria Officina.




Le pagelle dell’intellettuale – ma anche una foto di classe dell’anno 1938-39 rigorosamente in bianco e nero e il suo diploma di licenza superiore- saranno esposte domani per l’inaugurazione.

La nuova biblioteca del liceo contiene circa 10.000 volumi e l’idea dell’istituto è di riuscire a tenere aperta la struttura oltre l’orario scolastico, per permettere l’accesso anche al pubblico. Per farlo però “abbiamo bisogno di un contributo”, manda a dire la preside del Galvani, Giovanna Cantile. Ovvero di personale (uno o due operatori) che supporti l’attuale bibliotecaria della scuola e mantenga aperta la sala. Cantile si rivolge in particolare a Palazzo D’Accursio. “Visto che abbiamo firmato col Comune il Patto per la lettura- sottolinea la preside- vorremmo fare una convenzione”.



Alla presentazione erano presenti anche l’architetto Michele D’Oria, direttore dei lavori della Città metropolitana, a Massimo Biagetti, dirigente del servizio Edilizia scolastica di Palazzo Malvezzi, e ai docenti della scuola che hanno collaborato al progetto. Presente anche Luigi Mattei, presidente dell’associazione Francesco Francia, che ha siglato un’intesa col liceo per allestire una collezione permanente di opere di arte moderna nei locali della biblioteca, alcune delle quali dedicate allo stesso Pasolini.

La nuova biblioteca fa parte del più ampio progetto di recupero dell’intero complesso, costruito nel 1700, realizzato dalla Provincia (ora Città metropolitana) tra il 2007 e il 2012. I lavori, che sono costati in tutto 4,8 milioni di euro (la Fondazione Carisbo ha contribuito per un milione), hanno riguardato una superficie di 5.000 metri quadrati e hanno permesso di realizzare nuove aule e una palestra per il liceo, già in uso da qualche anno, ricavati nell’ex sacrestia. Gli ultimi interventi, per i quali sono stati spesi 110.000 euro, sono serviti invece per mettere in sicurezza e restaurare l’ultimo piano del complesso, dove oggi appunto trova sede la nuova biblioteca, riportando alla luce sotto strati di imbiancatura scritte e affreschi realizzati 300 anni fa nell’ex oratorio, usato allora per la congregazione degli artisti.

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