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Radio Radicale, lo sfogo dei deputati grillini: “Una baggianata, meno male che è finita”

"Che piegata a 90...": nel gruppo di Montecitorio monta il dissenso contro la dottrina di Di Maio e Crimi

Pubblicato:13-06-2019 11:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:24

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ROMA – Con un duro post su facebook Luigi Di Maio rivendica la linea dell’intransigenza su Radio Radicale. Al punto da biasimare l’alleato leghista, reo di aver votato lo stanziamento di altri 3 milioni di euro alla radio fondata da Marco Pannella. Ma nel gruppo parlamentare del Movimento Cinque stelle in molti erano, e sono, convinti che non bisognava condurre la ‘madre di tutte le battaglie’ su Radio Radicale. Lo dimostrano meglio di altra cosa le chat tra parlamentari, di cui l’agenzia Dire e’ venuta in possesso, dove la dottrina Di Maio-Crimi viene criticata senza incertezze.

“La Lega ha votato a favore (insieme a Forza Italia), con mia grande sorpresa. Il MoVimento 5 Stelle ha ovviamente votato contro! Negli anni sono stati dati circa 250milioni di euro di soldi pubblici a Radio Radicale, che è una radio privata. Ripeto: 250 milioni di euro di soldi pubblici!!!”, dice Di Maio su facebook, generoso di punti esclamativi. Rammarico anche nelle parole del sottosegretario Vito Crimi: “Prendo atto che la Lega ha votato insieme al Pd per regalare altri 7 milioni di euro a Radio Radicale (3 milioni nel 2019 e 4 nel 2020), che vanno ad aggiungersi ai 9 milioni già spettanti nel 2019 e agli oltre 250 milioni complessivamente incassati negli ultimi 25 anni. Contenti loro”, scrive su facebook.

screenshot m5s radio radicale


Commenti di tutt’altro tipo circolano tra i parlamentari pentastellati. A cominciare dalla sconfitta strategica, con la Lega che vota insieme alle opposizioni un emendamento dell’odiato Pd. “Su Radio Radicale che piegata a 90 ci siamo presi…”, scrive ad esempio un parlamentare di prima fila ai colleghi, secondo quanto apprende la Dire. E aggiunge: “Unico lato positivo, abbiamo finito di perdere tempo con questa baggianata di Radio Radicale che sembrava l’unico tema”. Dai colleghi di gruppo arrivano in risposta emoticon di pollici alzati e sorrisi. Quasi un’ovazione.

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