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Mondo convenienza, Filt-Cgil: “Turno da 5 o 15 ore a montare mobili? Paga uguale”

Oggi ennesimo match in Prefettura a Bologna sulle condizioni di impiego dei dipendenti in appalto di Mondo convenienza

Pubblicato:13-06-2017 16:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:20

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BOLOGNA – Quante ore lavora un addetto in appalto di Mondo convenienza che, a Bologna e dintorni, consegna a domicilio i mobili e poi li assemblea? Impossibile dirlo: “Se uno di questi lavoratori ha quattro o cinque cucine da consegnare e montare e per farlo impiega o cinque o 15 ore, viene pagato esattamente lo stesso“, racconta Valeria Mascoli, segretaria della Filt-Cgil, reduce dall’ennesimo match in Prefettura sulle condizioni di impiego dei dipendenti in appalto di Mondo convenienza. La trattativa riguarda il come far recuperare ai lavoratori il gap salariale dovuto all’applicazione del contratto multiservizi da parte della coop Decor che è subentrata nell’appalto alla Bird logistic: il sindacato chiederebbe infatti il riconoscimento del contratto merci-logistica, che porta più soldi in busta paga, ma si scontra con il “no” della controparte. “Ci dicono che dobbiamo capire il contesto attuale… E allora noi guardiamo al contesto e ci accorgiamo che Mondo convenienza l’anno scorso ha fatto un miliardo di ricavi. Venga allora Mondo convenienza in Prefettura a spiegare perchè, con questo contesto, deve applicare un contratto più svantaggioso ai lavoratori in appalto”, dice la segretaria della Filt. Ma quello del contratto non è l’unico problema ancora da risolvere. C’è appunto ancora la questione degli straordinari: è quella che mesi fa aprì la vertenza (innescò uno sciopero contro turni che arrivavano a sommare oltre 70 ore settimanali e la sospensione di quanti avevano aderito alla lotta) e che ora ruota attorno al fatto che Decor “non accetta di registrare le prestazioni lavorative giornaliere dei suoi dipendenti; a prescindere dalle ore effettuate in un qualsiasi giorno infrasettimale, riconosce lo straordinario solo a chi lavora il sabato“, spiega Mascoli.

Sta di fatto che mentre langue la trattativa sindacale per far recuperare al personale di Decor la differenza tra il contratto Multiservizi e quello merci-logistica, sul nodo degli straordinari “ci viene chiesto di accettare una forfettizzazione; e sarebbe perfino una deroga al contratto multiservizi”, segnala Mascoli. Insomma, il sindacato non ci sta chiede il rispetto degli obblighi di legge e a Decor di dotarsi di un sistema di rilevazione delle presenze e delle ore lavorate (cosa su cui finora l’azienda non ha dato disponibilità”. In parallelo parte il pressing sul committente: “Mondo convenienza venga in Prefettura la prossima volta a spiegare perchè vuole che ci siano risparmi del genere sui costi del suo appalto”, è la sfida della segretaria della Filt. Insomma, la situazione resta di “una tregua con una certa tensione: sui provvedimenti disciplinari si sono un po’ fermati e, di contro, noi non stiamo promuovendo iniziative”, ma la sensazione è che le cose rischino di non poter andare avanti così ancora a lungo.

di Mattia Cecchini, giornalista professionista


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