NEL 2024 EMISSIONI SERRA -3% GRAZIE A SETTORE ELETTRICO
Calo significativo dei gas serra nel 2024: -3% rispetto all’anno precedente, principalmente per effetto del comparto che produce energia elettrica. Questo settore incide mediamente per un quarto delle emissioni nazionali e negli anni si dimostra tra i più efficienti in termini di riduzione dei gas climalteranti: il 64% dal 1990 ad oggi. E’ il quadro che emerge dalle prime elaborazioni dell’Ispra relative al 2024 e contenute nel rapporto ‘Le emissioni nazionali di gas serra, la situazione in Italia in vista degli scenari futuri’. Lo studio conferma la tendenza alla riduzione delle emissioni dal 1990 al 2023, diminuite del 26,4% e passate da 518 a 385 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Tutti i settori economici registrano comunque marcate riduzioni delle emissioni, ad eccezione della gestione dei rifiuti che però contribuisce solo al 5% del totale nazionale.
BONIFICHE SITI INTERESSE NAZIONALE SEMPRE PIÙ IN STALLO
In Italia le bonifiche e il ripristino ambientale degli ex siti industriali e le aree inquinate sono sempre più in stallo. A pesare tre alert rossi: i gravi ritardi negli iter amministrativi, una media bassissima di ettari bonificati l’anno, i reati di omessa bonifica accertati negli ultimi 9 anni (dal 2015 al 2023). Interventi attesi da 6,2 milioni di persone che vivono nei principali Siti di interesse nazionale e siti di interesse regionale monitorati per gli aspetti sanitari dal progetto ‘Sentieri’ dell’Istituto superiore di sanità. Dei 41 Sin solo il 24% del suolo è stato caratterizzato, definendo in questa prima fase tipologia e diffusione dell’inquinamento, uno step fondamentale per progettare gli interventi necessari. Solo il 5% del terreno delle aree perimetrate ha il progetto di bonifica o di messa in sicurezza approvato e solo il 6% dei suoli ha raggiunto il traguardo della bonifica completa. Non va meglio per le falde: solo il 23% delle acque sotterranee ha il piano di caratterizzazione eseguito e solo il 7% ha il progetto di bonifica o di messa in sicurezza approvato. Scende al 2% la percentuale che vede il procedimento di bonifica concluso.
TRAGEDIA IN ABRUZZO, DUE CUCCIOLI ORSO MARSICANO ANNEGATI
Altri due orsi marsicani morti a causa dell’uomo in Abruzzo. A Scanno, in località Colle Rotondo, a 1600 metri di altitudine, sono stati rinvenuti senza vita, annegati, due giovani orsi maschi in un invaso utilizzato per l’innevamento artificiale, non lontano dalla locale stazione sciistica dismessa. La perdita di due orsi su una popolazione di circa 60 individui è gravissima e fa compiere un ulteriore passo verso l’estinzione di questa sottospecie unica che vive solo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel Parco Nazionale della Maiella e in poche altre aree appenniniche limitrofe. Dal 1970 ad oggi sono stati registrati 139 decessi tra gli orsi marsicani e circa l’80% di questi animali è morto per cause umane, illegali (bracconaggio) o accidentali.
BIOLOGICO TRA PROTAGONISTI ‘CAMPIONI DEL MADE ITALY‘
Simbolo di qualità e sostenibilità, il biologico è stato scelto come filiera di riferimento della tappa di Verona del progetto ‘Campioni del Made in Italy’, la campagna che punta a raccontare, attraverso il calcio, le bellezze del territorio, il patrimonio culturale e produttivo italiano. Realizzata dalla Lega Serie A, in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Ice, Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, l’iniziativa ha una divulgazione mondiale e prevede che a ogni Club di Serie A sia associata una filiera che lo caratterizzi. L’Italia è un vero campione di biologico, con 2,5 milioni di ettari di superfici coltivate e una percentuale di superficie agricola che sfiora il 20%, circa il doppio della media Ue. Inoltre l’Italia ha anche il primato per quanto riguarda il numero di produttori bio, con oltre 84.191 operatori sui 495.000 attivi nell’intera Europa, ed è in vetta nella classifica anche per quanto concerne il numero di trasformatori, quasi 25.000, su una quota totale di 94.627.
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