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Cartabia: “Vittimizzazione secondaria fa tremare le vene dei polsi”

Amato: "Stereotipi sulla supremazia maschile continuano"

Pubblicato:13-05-2022 18:16
Ultimo aggiornamento:13-05-2022 18:16
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ROMA – “Il punto di partenza è il diritto della vittima a non essere violata una seconda volta. La vittimizzazione secondaria è un’ ulteriore ferita che fa tremare le vene dei polsi”. Lo ha detto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, prendendo la parola questa mattina al Senato, per la presentazione della relazione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio sulla vittimizzazione secondaria, che ha visto la presenza del presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato.

“La violenza assistita è violenza sui minorenni”, ha aggiunto inoltre Cartabia sottolineando il valore di questo lavoro d’indagine “prezioso e severo che ci interroga e fa male”, ha detto.
Cartabia ha sottolineato i cambiamenti positivi in questa direzione che porterà la legge delega sulla riforma del procedimento civile, “a partire dal coordinamento delle autorità dei procedimenti”.

AMATO: “STEREOTIPI SULLA SUPREMAZIA MASCHILE CONTINUANO

“È stato disposto un nuovo monitoraggio nel secondo semestre 2020 e nel primo del 2021 e nella seconda fase 46 dei 58 uffici avevano implementato il raccordo, ancor di più quelli della Procura”. E ancora una volta torna il tema culturale con “l’investimento nella formazione” per avvocati, giudici e ctu che Cartabia ha presentato come necessario. Inoltre, la ministra della Giustizia ha valorizzato nel contesto della riforma il ruolo del Tribunale della famiglia e della persona e le misure protettive, come l’esclusione della mediazione familiare in caso di violenza. Sulla PAS ha concluso: “Non ci deve essere spazio per sindromi che non hanno fondamento”.


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