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Studenti al Mur: “Nel PNRR eliminata estensione no tax area”

Questa mattina l'incontro con la ministra Messa

Pubblicato:13-05-2021 16:06
Ultimo aggiornamento:13-05-2021 16:06

LINK Coordinamento Universitario flash mob
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ROMA – Un flash mob davanti alla sede del ministero dell’Università e della Ricerca per chiedere di ampliare la no tax area. A promuovere l’iniziativa, questa mattina, gli studenti universitari, che subito dopo hanno avuto un incontro con la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, in merito alle misure sull’università contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Nella versione definitiva del PNRR è stato eliminato l’ampliamento della no tax area per le tasse universitarie precedentemente previsto, sono stati ridotti i finanziamenti complessivi per il diritto allo studio, e si prevede un forte ingresso dei privati nella realizzazione e gestione delle residenze universitarie– ha dichiarato in una nota Lorenzo Morandi, coordinatore nazionale di LINK Coordinamento Universitario– Oggi siamo stati ricevuti dalla ministra Messa e abbiamo espresso le nostre criticità rispetto al piano, ma abbiamo anche ribadito le nostre proposte, che già in un precedente incontro il 10 marzo avevamo avanzato”.

“Come studenti non siamo stati coinvolti nella definizione delle misure che riguardano il nostro futuro, e oggi ci siamo mobilitati per ribadire le nostre priorità– aggiungono i ragazzi e le ragazze di Link- Da sempre rivendichiamo un’istruzione gratuita, per questo vogliamo l’estensione della no tax area almeno fino a un ISEE di 30mila euro, l’ampliamento della soglia di accesso per le borse di studio e un potenziamento dei servizi abitativi tramite non solo le residenze universitarie ma anche l’istituzione di un contributo per gli affitti”.


Sulla no tax area e sul contributo per gli affitti la ministra ha manifestato disponibilità e apertura, dicono gli studenti in un comunicato, “ma servono segnali concreti. Già il prossimo decreto sostegni bis da 40 miliardi può essere un’occasione per fare dei passi avanti. Auspichiamo in generale un maggiore coinvolgimento della componente studentesca nel futuro”.

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