di Alfonso Raimo e Antonio Bravetti
ROMA – Con il decreto ‘rilancio’ “parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, un lavoro incredibile“. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine del Cdm. “Sapevamo che il paese e’ in attesa. Ogni ora di lavoro pesava perche’ sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma non un minuto di piu’ dello strettamente necessario”, prosegue il premier. “Ora la parola al Parlamento, alla maggioranza ma spero anche all’opposizione con il cui contributo il testo puo’ essere migliorato”.
“Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori, per rafforzare cassa integrazione e bonus autonomi“.
“Ora dobbiamo attivare gli aiuti economici soprattutto a chi non ha ricevuto nulla e fare in modo che arrivino in maniera rapida, semplice e veloce. Abbiamo pagato l’85 per cento della cassa ordinaria e quasi l’80 per cento del bonus per gli autonomi. In totale erogato misure per 4,6 mln di lavoratori”. “Non si spendera’ un soldo per le ristrutturazioni” antisismiche e energetiche”, spiega Conte che aggiunge: “Abbiamo un buono vacanze fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro”.
“Voglio ricordare che per parrucchieri, bar e ristoranti prevediamo da un minimo di 2mila euro fino a un massimo di 40mila euro a fondo perduto”, conclude Conte.
“La parte quantitativamente piu’ rilevante del decreto riguarda il sostegno alle imprese. Dopo il Cura Italia e il dl liquidita’ adesso e’ il momento del ristoro a fondo perduto”. Lo dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che cita inoltre “un impegno senza precedenti per favorire la ricapitalizzazione e contribuire a riassorbire le perdite delle imprese”.
Il dl rilancio prevede indennizzi “da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacita’ di fatturare”. Lo dice il ministro dello sviluppo Stefano Patuanelli in conferenza stampa.
“Oggi siamo un Paese piu’ pronto; alcuni esperti parlano di seconda ondata, dobbiamo essere pronti. Da domani lavoreremo per rendere piu’ forti e vigorosi i nostri ospedali”. Cosi’ il ministro della Sanita’ Roberto Speranza, al termine del Cdm. “Il Servizio sanitario nazionale e’ una vera pietra preziosa e con questi investimenti da 3 miliardi e 250 milioni facciamo un passo in questa direzione”, aggiunge.
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