ROMA – “L’aumento dello stress e dell’ansia ha determinato un bisogno di aggrapparsi alle sigarette da parte dei fumatori. E’ dunque aumentato l’utilizzo delle sigarette in questo periodo di quarantena“. A parlare e’ Pasquale Caponnetto, coordinatore del Cpct-Centro Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’e’ desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. A dimostrarlo una ricerca. “La persona, convinta di alleviare il livello di stress in quel momento- spiega- aumenta pero’ gli effetti nocivi a lungo termine. Dietro quell’illusione c’e’ una fregatura che ti porti avanti per tutta la vita. Noi consigliamo altre soluzioni per alleviare lo stress, come il movimento. Se proprio non si riesce a fare a meno di fumare, consigliamo un prodotto che contiene il principio attivo della nicotina, ma che non ha la combustione”.
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Aumentato il consumo di sigarette durante la quarantena, “Conseguenze gravi”

A parlare e' Pasquale Caponnetto, coordinatore del Cpct-Centro Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania
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