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Grillo a testa bassa contro Eni: “Depreda e impoverisce” – VIDEO

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Pubblicato:13-05-2015 08:35
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

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B. Grillo

B. Grillo

ROMA – “Parlare di recessione, non recessione, dati Istat, è tutta gente che non ne ha azzeccata una dal 2008 a oggi. Siamo in una psicosi di ripresa per il calo del petrolio, perché la Banca centrale ha immesso della nuova moneta, degli euro in circolo, il petrolio è basso, hanno svalutato l’euro del 20%”. Beppe Grillo, leader M5S, commenta così i dati Istat lasciando l’assemblea degli azionisti del ‘Cane a sei zampe’.

Beppe Grillo nel suo intervento all’assemblea dell’Eni accusa il governo di essere al centro di “un’attivita’ criminogena che si regge su tre gambe: la prima e’ l’attivita’ corruttiva vera e propria, in particolare nel continente africano. La seconda gamba e’ il Governo, perche’ da anni su questa corruzione e queste tangenti si costruisce la politica estera dei governi di sinistra, destra e quest’ultimo che non so dove collocare. La terza gamba e’ il sistema politico internazionale di quei Paesi in cui Eni depreda e impoverisce. E’ la cosa piu’ vergognosa, approfitta della miseria”.


 

Eni di fatto costruisce da anni sulla corruzione internazionale la politica estera dei governi, di destra, di sinistra, di centro che si sono succeduti compreso questo governo che non saprei dove collocare”, denuncia Beppe Grillo.

In tutto ciò “il Governo proprietario della quota di maggioranza di Eni attraverso il ministero dell’Economia e Finanze e Cassa Depositi e prestiti finge di non sapere, di non vedere ciò che avviene sotto i suoi occhi- aggiunge il leader M5S- il sostegno dei governi a queste pratiche è evidente se si guarda alle nomine pubbliche dei quadri aziendali di Eni e delle sue controllate”.

Il sostegno dei Governi “a queste pratiche criminose è evidente se si guarda alle nomine pubbliche dei quadri aziendali di Eni e delle controllate- denuncia Grillo- tutti nomi di navigata esperienza politica, spesso conosciuti alle procure. Per ultima la nomina del nuovo amministratore delegato di Eni da parte di Renzi: Claudio Descalzi”. E si tratta di “quel Descalzi coinvolto sia nella inchiesta di lungo corso sui fatti in Kazakistan che in quella sui fatti in Nigeria, quando era vice direttore generale di Eni”.

(Prosegue nel notiziario DIRE in abboanmento)

di Roberto Antonini

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