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Italia fuori dalla recessione: +0,3% nel primo trimestre 2015

Finita anche la deflazione, prezzi su dello 0,2%

Pubblicato:13-05-2015 08:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:19

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lavoro impreseL’Italia riparte ed esce formalmente dalla recessione. Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (Pil) è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014. Lo comunica l’Istat nella stima preliminare.

Il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.

La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta.


Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito. La variazione acquisita per il 2015 è pari a 0,2%.

“Giornata di passi in avanti su flessibilità, immigrazione UE, crescita economica. C’è ancora molto da fare, ma non si molla” ha commentato nel pomeriggio il premier Matteo Renzi, su Twitter.

Infine nel mese di aprile 2015 l’inflazione è aumentata dello 0,2% su base mensile e registra, come nei due mesi precedenti, una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (secondo la stima preliminare, l’inflazione era nulla). Questo vuol dire che il PAese è uscito anche dalla deflazione.

È il quarto mese consecutivo che l’indice generale registra una flessione su base annua. Ciò è dovuto al persistere dell’ampia diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei Servizi relativi all’Abitazione (-0,2%, da  -0,1% del mese precedente) e di quelli  relativi alle Comunicazioni (-0,1%, da +1,0% di marzo). Al netto dei soli beni energetici, l’inflazione è infatti stabile a +0,6%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” scende a +0,3% (da +0,4% del mese precedente).

L’aumento su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente ai rialzi – su cui incidono fattori stagionali, quali le festività pasquali – dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0%); a contenere l’aumento è il ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-2,4%). L’inflazione acquisita per il 2015 si azzera (era -0,1% a marzo).

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