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Il Milan firma il Manifesto contro l’hate speech: è il primo club di serie A

I rossoneri hanno sottoscritto il Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport

Pubblicato:13-04-2021 11:15
Ultimo aggiornamento:14-04-2021 11:19
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ROMA – Firmato dal Milan questo pomeriggio il ‘Manifesto della Comunicazione non ostile per lo Sport’, i rossoneri sono il primo club di Serie A che sceglie di aderire a questa iniziativa. Il decalogo è stato formulato dalla fondatrice e presidente dell’associazione no-profit ‘Parole O_Stili’, Rosy Russo: “Dobbiamo imparare a conoscere noi stessi- ha esordito- il Manifesto invita le persone a rendersi responsabili in prima persona nel combattere l’hate speech. I calciatori devono stare attenti a quello che dicono perchè il peso delle parole dipende da chi le dice”.

All’incontro hanno partecipato anche Franco Baresi (leggendario numero 6 rossonero), Davide Calabria e l’attaccante del Milan Femminile, Deborah Salvatori Rinaldi. Per primo è intervenuto proprio l’ambasciatore del brand Milan, che ha sottolineato come lo sport sia “un veicolo molto importante per trasmettere valori positivi” e che “prima di tutto deve esserci rispetto tra le persone”.

Poi Baresi ha aggiunto: “Il mio Milan era multietnico e questo mi ha fatto crescere e mi ha insegnato il valore della diversità. I calciatori, come gli influencer, hanno una responsabilità molto rilevante agli occhi dei giovani che li seguono. Non bisogna dimenticare che oltre il calciatore, c’è sempre l’essere umano con le sue fragilità”.


La parola è poi passata a Deborah Salvatori Rinaldi, che ha dichiarato: “Io sono sempre stata educata a non giudicare e a non apporre etichette su nessuno. Bisogna rispettare tutti e valorizzare con positività il folklore e il senso di appartenenza nel mondo del calcio, che rendono questo sport unico. Spesso sui social ricevo insulti per le mie prestazioni sul campo, che spesso lascio perdere. Su sessismo e razzismo però non transigo e rispondo. Ma prima di farlo devo contare fino a 100 e pensare che rappresento il Milan, un club con valori ben precisi”.

Sui social “cerco di gestire in prima persona le tematiche che mi interessano. Lo sport deve avere in sé valori positivi che possano sensibilizzare i tanti giovani che mi seguono e che saranno gli adulti di domani”, ha detto invece Calabria, terzino destro del Milan. E a concludere: “La politica deve fare di più, ma io sono felice di prodigarmi in prima persona”.

Ha concluso l’incontro l’ad rossonero Ivan Gazidis: “La chiave per combattere atteggiamenti di odio e discriminazione è conoscere se stessi e i propri pregiudizi. Come club siamo impegnati su quattro fronti contro l’hate speech: sensibilizzazione, educazione, prevenzione e collaborazione. Con i valori dell’equità e dell’inclusività e con la rimozione di commenti non appropriati vogliamo combattere l’odio sul web con azioni concrete. Poi non bisogna dimenticare che i risultati si ottengono solo lavorando tutti insieme. La collaborazione con gli altri club, con le istituzioni e i mass-media è fondamentale per riuscire finalmente a sconfiggere l’hate speech”.

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