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Bonaccini: “Servono passaporti vaccinali e nuovi protocolli”

Il governatore dell'Emilia-Romagna propone un'alternativa alle isole Covid free, che lui rigetta in favore di regole uguali per tutti

Pubblicato:13-04-2021 14:41
Ultimo aggiornamento:13-04-2021 15:53
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Stefano Bonaccini presidente Regione Emilia-Romagna
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BOLOGNA – “Passaporto vaccinale per permettere di cominciare a riaprire alcune attività che oggi sono chiuse o molto limitata e riaggiornare i protocolli”. È la ricetta di Stefano Bonaccini per fare ripartire il turismo, in alternativa alle isole Covid free vagheggiate negli ultimi giorni. Per quanto riguarda i protocolli, sottolinea Bonaccini parlando oggi a La7, “già domani ci sarà una riunione nella commissione delle Regioni presieduta dall’assessore veneta Lanzarin, lo scorso anno li abbiamo scritti e hanno funzionato molto bene”.

Per quanto riguarda le isole ‘vaccinate’, “non ho niente contro le isole minori, che sono un patrimonio straordinario del paese”, assicura Bonaccini, ribadendo in sostanza che è una questione di regole uguali per tutti. Poi, replica ad un esponente siciliano della Lega che ha contestato la sua presa di posizione: “Quando quell’esponente della Lega in Sicilia mi dice di occuparmi della Romagna io rispondo che non ne ho bisogno, perché se ne occupano i romagnoli”.

“GRANDI EVENTI CON PUBBLICO ALL’APERTO? SI PUÒ FARE”

“Mi auguro che il crollo dei contagi e l’aumento delle vaccinazioni possano permettere il prima possibile di vedere, ovviamente molto contingentati, ingressi agli eventi sportivi”. Bonaccini spezza una lancia in particolare in favore degli eventi all’aperto, particolarmente numerosi nella primavera-estate. “Anche perché all’aperto con la mascherina, distanziati bene, obiettivamente in impianti che tengono centinaia o migliaia di persone, qualche decina o qualche centinaia credo ci possano stare senza grande difficoltà. Però- aggiunge il governatore, già in prima linea lo scorso anno per la riapertura degli stadi- ci rimettiamo alle decisioni che verranno prese in sede di comitato tecnico nazionale e nei vari protocolli che tra Stato e Regioni si proveranno ad attuare”. Bonaccini ne ha parlato alla presentazione del torneo tennistico “Emilia-Romagna open”, che si svolgerà a Montechiarugolo, nel parmense, tra il 22 e il 29 maggio.


“Non vogliamo illudere nessuno, il mio è un auspicio, perché se sarà possibile fare entrare qualcuno, ovviamente con presenze limitate, vorrebbe dire che la curva dei contagi è veramente scesa se non crollata”, dice Bonaccini. La questione degli eventi sportivi in generale, sottolinea, “è all’attenzione del Governo, sia per quel che riguarda il tema del possibile svolgimento degli europei di calcio a Roma tra poche settimane, sia per quanto riguarda più in generale l’ingresso in quei luoghi che attengono allo sport ma potrei dire anche alla cultura. Proprio ieri- ricorda- il ministro Franceschini indicava la possibilità di 1.500 persone tra aperto e chiuso nei luoghi della cultura. In questo caso stiamo parlando peraltro non di palazzetti chiusi ma di impianti all’aperto”.

Per quanto riguarda il torneo di Montechiarugoloper noi è come una Coppa Davis e arriva in momento storico per il tennis italiano. Speriamo che diversi dei nostri campioni vengano a disputarsi il torneo”, ha detto ancora il presidente. Infatti il torneo ospitato dai campi in terra rossa del Tennis Club President di Montechiarugolo, sarà un Atp 250, una sorta di prologo del Roland Garros, gli Internazionali di Francia che prenderanno il via la settimana successiva. “E’ un orgoglio per noi aver ripagato in maniera straordinaria la fiducia dimostrata dalle istituzioni ed in particolare dalla Regione Emilia-Romagna- chiosa Marcello Marchesini, presidente di Mef tennis events- siamo partiti con un torneo Atp Challenger 80 nel 2019 e dopo soli tre anni ci apprestiamo ad organizzare un torneo Atp 250: un’impresa storica”.

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