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Fukushima, è ufficiale: le acque contaminate saranno riversate in mare, ok dagli Usa

Il governo giapponese ha definito la decisione come "inevitabile"

Pubblicato:13-04-2021 09:14
Ultimo aggiornamento:13-04-2021 18:11
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TOKYO – Al termine della riunione di ieri del Consiglio dei ministri, il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha reso ufficiale in conferenza stampa la già annunciata decisione del governo di riversare in mare le acque di raffreddamento radioattive della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, danneggiata dal terremoto del 2011.

Suga ha assicurato la popolazione e i Paesi vicini che il processo verrà condotto in modo da evitare “qualsiasi impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente”. Secondo quanto anticipato dai tecnici del gestore dell’impianto, la Tokyo Elecrtic Power Co. (TEPCO), prima del rilascio l’acqua attualmente immagazzinata nei serbatoi di raffreddamento dell’impianto verrà trattata utilizzando un avanzato sistema di trattamento dei liquidi, noto come ALPS, in grado di rimuovere la maggior parte degli elementi radioattivi come lo stronzio e il cesio. Non sarà possibile tuttavia filtrare il trizio, che presenta un rischio minore per la salute umana se presente in bassa concentrazione.

Il primo ministro Suga, in audizione alla Camera dei rappresentanti, ha definito la decisione come “inevitabile”, ammettendo come tuttavia tale operazione possa procurare danni di immagine ai prodotti agricoli e ittici della zona e compromettere l’economia locale basata su pesca e turismo.


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USA ‘COMPRENDONO’ RILASCIO IN MARE ACQUA RADIOATTIVA

A bilanciare le reazioni di forte opposizione espresse per vie diplomatiche da Cina, Sud Corea e Taiwan alla decisione del governo giapponese di riversare in mare le acque di raffreddamento radioattive della centrale nucleare di Fukushima, a dieci anni dal disastro naturale del 2011, sono arrivate le dichiarazioni da parte del Dipartimento di Stato USA che ha espresso “comprensione” per la scelta presa dal primo ministro Yoshihide Suga. “Gli Stati Uniti sono consapevoli che il governo giapponese ha esaminato diverse opzioni relative alla gestione dell’acqua contaminata, sempre con la massima trasparenza e in conformità agli standard internazionali di sicurezza”, si legge nel comunicato diffuso da Washington.

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