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Roma, i giovani di ‘Associata’ progettano la capitale del futuro: “Oltre le ideologie”

Tanti i progetti pensati dai ragazzi per migliorare la città, indirizzati al coinvolgimento del Comune di Roma e della Regione Lazio

Pubblicato:13-04-2019 11:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:21
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ROMA – Sarà una ‘asSociata’ 2.0 quella che domenica andrà in scena al Formiche Lab di via Vitorchiano a Roma. Qui tanti giovani, in occasione della seconda edizione dell’evento, si riuniranno in tavoli di lavoro per progettare la Capitale del futuro, quella del 2030: gestione dei rifiuti, riqualificazione delle periferie e integrazione, saranno solo alcuni degli argomenti trattati per migliorare Roma. Ai microfoni dell’agenzia Dire, Stefano Ferace, Giovanni Crisanti e Giacomo Florenzano, rappresentanti del gruppo che dà vita ad ‘asSociata’, hanno raccontato l’evento.

“Domenica lanceremo l’asSociata 2.0 che avrà come ospite d’eccezione Francesco Montanari, attore romano che ci darà il suo sostegno e cercherà di spiegare come mai Roma che è diventata il fulcro a livello culturale e sociale ha così tante mancanze a livello politico”, racconta Stefano.


Tanti i progetti pensati dai ragazzi per migliorare la città, indirizzati al coinvolgimento del Comune di Roma e della Regione Lazio: “Al momento abbiamo portato avanti due proposte, una che si occupa delle periferie per cercare di mantenere attive le scuole e i centri aggregativi il pomeriggio per attività ricreative e formative- spiega Giovanni- e la seconda è quella degli ‘Stati generali delle università'”.

Un progetto ambizioso in cui i ragazzi, grazie al supporto del vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, cercheranno di “trovare i punti cruciali e quelli che non funzionano nelle università”.

“AsSociata- continua Giovanni- è un’associazione che si propone di mettere insieme tante forze che hanno idee diverse e si fa portatrice di una pluralità, spesso difficile da gestire. E questo è l’obiettivo: Roma è l’interesse comune. A partire dallo smaltimento dei rifiuti, la gestione dei trasporti o la buona amministrazione delle periferie, sono problemi che riguardano tutti e le soluzioni sono per tutti, al di là delle ideologie politiche”.

Tanta voglia di fare, dunque, da parte dei ragazzi, che però in quanto tali si sentono ‘tagliati fuori’ dai programmi dell’attuale politica nazionale: “Il Governo riguardo ai giovani, che rispecchiano la crescita e l’evoluzione di questo Paese, è abbastanza indietro”, racconta Giacomo.

“Basta osservare l’idea del reddito di cittadinanza: è una bellissima idea- continua- ma che blocca perché non consente lo sviluppo vero e proprio, non si consente un vero lavoro e questo si rispecchia anche sulle politiche giovanili. I giovani non sono proprio stati trattati”.

E conclude: “Domenica con i tavoli di lavoro avremo persone che si occupano di associazioni, tecnici e politici e questo è uno degli aspetti più belli di asSociata, cioè porre sullo stesso piano persone che tutti i giorni non si corrispondono e non hanno la stessa importanza”.

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