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Vuoi fare il pescatore? La Regione Emilia-Romagna ti finanzia la barca

Le domande dovranno essere presentate entro il 17 maggio

Pubblicato:13-04-2017 13:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:07

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BOLOGNA – Vuoi fare il pescatore? La Regione contribuisce a pagare la barca. Lo prevede il bando per il“Sostegno all’avviamento per i giovani pescatori”, che mette a disposizione oltre 136.000 euro per l’acquisto di un’imbarcazione da parte di pescatori con meno di quarant’anni. Il contributo, chiarisce viale Aldo Moro in una nota, coprirà al massimo il 25% delle spese ammesse e non potrà, in ogni caso, superare i 75.000 euro. Però le risorse a disposizione potranno aumentare sino a oltre 500.000 euro, “se il ministero delle Politiche agricole accoglierà la richiesta, già avanzata dalla Regione, di rimodulazione del plafond a disposizione per questo intervento”. In ogni caso le domande dovranno essere presentate entro il 17 maggio. Con i primi due bandi finanziati dal Feamp, il fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (in tutto vale poco meno di 40 milioni di euro), la Regione mette in campo 2,6 milioni di euro per sostenere il settore. Queste risorse “puntano a promuovere l’ammodernamento delle infrastrutture portuali e a sostenere i giovani pescatori“. Con l’altro bando, destinato a “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”, saranno assegnati 2,5 milioni di euro “per migliorare le infrastrutture dei porti di pesca e delle sale per la vendita all’asta del pesce, comprese le strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini. Il contributo, in conto capitale, potrà coprire fino al 100% delle spese e l’11 luglio è il termine per la presentazione delle domande”.

“In Emilia-Romagna la pesca marittima e la trasformazione dei relativi prodotti continuano a rappresentare un settore importante”, spiega l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli. Il Feamp “è essenziale per sostenere il necessario processo di rafforzamento del comparto e in questa programmazione possiamo contare su risorse significative, circa 24,5 milioni in più rispetto alla precedente”. La prima fase di attuazione, ammette l’assessore, “è stata caratterizzata da ritardi significativi legati alla mancanza di indicazioni certe e regole chiare a livello nazionale”. Per questo “siamo fortemente impegnati con il distretto di pesca nord adriatico, di cui fanno parte anche le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto a rispettare i tempi stabiliti a livello comunitario per la conclusione delle attività. A partire da questi bandi che sono un passo concreto per sostenere il processo di ammodernamento del settore”.

di Mirko Billi, giornalista professionista


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