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VIDEO | ‘Ndrangheta, arrestato il latitante Antonio Cordì tradito dal decreto ‘io resto a casa’

Si era reso irreperibile dopo l'operazione del 2019 denominata 'Riscatto' coordinata dalla Procura di Reggio Calabria che ha assestato un duro colpo alla cosca locrese dei Cordì

Pubblicato:13-03-2020 11:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:08
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REGGIO CALABRIA – È stato arrestato dai carabinieri a Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria) il latitante Cesare Antonio Cordì.

L’operazione è scattata la scorsa notte ed eseguita dai militari delle Compagnie di Locri e Bianco con il supporto dello squadrone ‘Cacciatori d’Aspromonte’.
Cordì è stato rintracciato all’interno di un’abitazione e individuato per aver violato le prescrizioni sulle norme emergenziali per il coronavirus, con una fugace uscita per gli acquisti alimentari. I carabinieri erano da tempo sulle sue tracce.
Cesare Antonio Cordì si era reso irreperibile dopo l’operazione del 2019 denominata ‘Riscatto’ coordinata dalla Procura di Reggio Calabria che ha assestato un duro colpo alla cosca locrese dei Cordì, a cui furono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l’aggravante di aver agito per favorire gli interessi della ‘ndrangheta.
Sono in corso le indagini per ricostruire la rete che di persone che ha favorito la latitanza dell’uomo.


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