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Roma celebra Leonardo, alle Scuderie del Quirinale la mostra per i 500 anni

Non un genio solitario, ma un uomo di pensiero, ingegnere e umanista. 'La scienza prima della scienza', è visitabile da domani al 30 giugno

Pubblicato:13-03-2019 07:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:13

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ROMA – Non un genio solitario, ma un uomo di pensiero, ingegnere e umanista, che si confronta con i suoi contemporanei e respira la vivacità artistica del suo tempo. Sono oltre duecento le opere che raccontano ‘Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza’, nella grande mostra allestita alle Scuderie del Quirinale in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni della morte del maestro toscano. Realizzata insieme al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci di Milano’ e visitabile da domani al 30 giugno, l’esposizione indaga l’opera vinciana attraverso preziosi disegni e manufatti originali, modelli storici e manoscritti, tra cui l’unico libro con sue annotazioni autografe.

Il Presidente Sergio Mattarella nel corso della visita alla Mostra “Leonardo da Vinci. La Scienza prima della Scienza” accompagnato da Claudio Giorgione, curatore della mostra
Il Presidente Sergio Mattarella nel corso della visita alla Mostra “Leonardo da Vinci. La Scienza prima della Scienza” accompagnato da Claudio Giorgione, curatore della mostra
Il Presidente Sergio Mattarella nel corso della visita alla Mostra “Leonardo da Vinci. La Scienza prima della Scienza” accompagnato da Claudio Giorgione, curatore della mostra

“Quando è nato il progetto di questa mostra- ha raccontato Claudio Giorgione, curatore dell’esposizione e del Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia- abbiamo deciso di presentare al grande pubblico l’opera di Leonardo ingegnere e umanista, quindi uomo di pensiero, per trovare una specificità anche nel panorama di tutte le mostre che in Italia e in Europa si avvicenderanno nel corso dell’anno”. Dal titolo, ‘La scienza prima della scienza’, si capisce subito che “non ci sono disegni di madonne o dipinti, e questo è molto importante per essere chiari- ha detto ancora Giorgione- ma lo abbiamo scelto anche perché all’epoca di Leonardo non possiamo parlare di scienze in maniera precisa, perché questa arriverà con Galileo. Leonardo però è sulla via per la scienza, perché applica un metodo di lavoro basato sull’osservazione, la misura e il confronto dei dati. E questo è molto importante perché apre la strada per il futuro”.

Il percorso è scandito da dieci disegni di Leonardo appartenenti al Codice Atlantico custodito nella Biblioteca ambrosiana, di cui ognuno definisce altrettante sezioni dove l’opera vinciana viene messa a confronto con il lavoro dei suoi contemporanei e con alcuni temi chiave del Rinascimento e del pensiero del Quattrocento. Tra questi, l’uso del disegno e della prospettiva come strumenti di conoscenza e rappresentazione, l’arte della guerra, l’ideazione di macchine fantastiche come quelle per il volo e anche la riflessione sulla città ideale e la riscoperta de mondo classico. 


Tra manoscritti, disegni, stampe, cinquecentine illustrate e dipinti, la mostra dedica un focus speciale alla biblioteca di Leonardo con l’esposizione del prezioso trattato di Francesco di Giorgio, in prestito dalla Biblioteca Laurenziana, unico volume appartenente con certezza al aaestro e arricchito da annotazioni di suo pugno. Eccezionalmente in prestito dalla Bibliotheque di Ginevra è inoltre uno dei due manoscritti della Divina Proportione di Luca Pacioli, realizzato per il duca Ludovico il Moro nel 1498 e arricchito dalla raffigurazione di sessanta solidi basati sui disegni preparatori eseguiti dalla “ineffabile sinistra mano” di Leonardo. 

Oltre a eventi speciali e laboratori, con la mostra alle Scuderie del Quirinale Roma diventa palcoscenico dell’iniziativa ‘Leonardo in città’, una serie di appuntamenti e incontri sulla figura di Leonardo e sul suo pensiero. Tra i partner, la Biblioteca Angelica e il Teatro Argentina. “Con questa prestigiosa esposizione- così Mario de Simoni, presidente e ad di Ales- l’Italia rende omaggio al genio di Leonardo. Il ricco numero di opere esposte, la loro importanza e l’accurato progetto scientifico, contribuiscono a rendere la mostra un appuntamento di grande rilievo nel fitto calendario delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del maestro toscano”. E a proposito delle polemiche tra Italia e Francia sulle celebrazioni, la risposta migliore arriva proprio da Leonardo, definito dal curatore della mostra “fiorentino, milanese, francese ed europeo. In fondo è cittadino del mondo”.

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