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A Roma scoperta discarica abusiva in una zona archeologica

I Carabinieri, dopo avere approfondito gli accertamenti, hanno deferito alla Procura della Repubblica un appartenente alla famiglia Casamonica

Pubblicato:13-03-2018 11:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:37
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ROMA – Un terreno di circa 3000 mq, a Roma via Lucrezia Romana zona Osteria del Curato, diventato discarica di rifiuti speciali, anche pericolosi. Lo hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia Roma Casilina, della Stazione Roma Appia e del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri per la tutela forestale di Roma.

La zona è sottoposta a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I successivi accertamenti, con l’intervento del Nucleo Investigativo dei Carabinieri per la tutela forestale, hanno consentito di accertare che l’area era stata adibita a discarica e che erano presenti altri cumuli di rifiuti, classificabili come rifiuti speciali, anche pericolosi.


IL PROPRIETARIO E’ IL COMUNE DI ROMA

E’ stato inoltre accertato che la proprietà dell’area in questione è ascrivibile al Comune di Roma ed è porzione di un’area più ampia, di complessivi 15.000 mq, espropriata nel 2008 per fini di pubblica utilità ed indennizzata agli aventi diritto per oltre 900.000 euro. Nel corso del sopralluogo i Carabinieri hanno constatato la presenza all’interno della citata area di: alcuni scavi archeologici in pessimo stato di conservazione, ed in parte interessati dalla presenza di rifiuti; un capannone in lamiera adibito a stalla; una baracca, ricavata da un roulotte in disuso, dove avevano trovato rifugio due cittadini romeni.

I Carabinieri, dopo avere approfondito gli accertamenti, hanno deferito alla Procura della Repubblica un appartenente alla famiglia Casamonica nei cui confronti sono emersi elementi di responsabilità per il reato di invasione di terreni ed edifici, in relazione alla suddetta area di proprietà comunale.

Cos’ha fatto? Ha permesso ai due cittadini romeni di alloggiare – dietro corrispettivo in denaro e prestazione d’opera – in una dimora di fortuna ricavata da una roulotte in disuso installata nel terreno sequestrato, fornendo a questi ultimi energia elettrica proveniente da un contatore – manomesso – installato in una vicina proprietà riconducibile sempre alla famiglia Casamonica; ha adibito a stalla per la custodia di equini e materiale di equipaggiamento ippico il capannone presente nell’area di proprietà comunale; ha autorizzato allo sversamento dei rifiuti all’interno dell’area il cittadino bosniaco, con il quale dovrà rispondere in concorso del reato di gestione illecita di rifiuti e di altre violazioni in materia paesaggistica e ambientale, per avere effettuato le operazioni di sversamento ed allestito una discarica – in zona sottoposta a vincolo paesaggistico – senza le previste autorizzazioni.

In relazione al sequestro è stata data comunicazione anche al Dipartimento Patrimonio – Sviluppo e valorizzazione del Comune di Roma Capitale quale ente proprietario dell’intera area al fine di intraprendere tutte le iniziative volte al rientro in possesso della citata area, al ripristino dello stato dei luoghi ed alla rimozione dei rifiuti.

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