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Pasto ‘inadeguato’ a scuola, il Comune di Bologna pensa a una multa per Ribò. E a uno sconto per i genitori

L'assemblea sindacale di venerdì mattina è stata comunicata solo giovedì mattina, con un preavviso di meno di 24 ore

Pubblicato:13-03-2017 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:00

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BOLOGNA – Dopo il pasto d’emergenza messo in tavola venerdì nelle scuole della città, Palazzo D’Accursio valuterà uno sconto sulla tariffa e anche le eventuali responsabilità di Ribò, la società che gestisce le mense scolastiche. Che, di fatto, rischia sanzioni. Il Comune di Bologna lo mette nero su bianco in una lettera spedita oggi all’azienda, alla quale chiede “chiarimenti urgenti sui tempi di comunicazione” dell’assemblea sindacale che l’altro giorno ha dato origine al caso. Ribò ha comunicato al Comune la notizia dell’assemblea sindacale, programmata dalle 9 alle 10.30 del 10 marzo, la mattina di giovedì 9 marzo, quindi meno di 24 ore prima. Stando a quanto previsto dal contratto di servizio, precisa però, Palazzo D’Accursio in una nota, “in caso di sciopero o assemblee sindacali dei propri dipendenti, il gestore deve dare avviso scritto all’amministrazione con un anticipo di almeno cinque giorni, a meno che il gestore stesso non ne sia informato in tempi più brevi, nel rispetto delle disposizioni contrattuali e normative vigenti in materia”.

Di conseguenza, la notizia data da Ribò solo il giorno prima “può essere motivata unicamente da una comunicazione delle organizzazioni sindacali al gestore nelle ore immediatamente precedenti- sottolinea il Comune- se così non fosse è evidente che saremmo di fronte a un fatto grave e dunque a un inadempimento contrattuale”. Parole che si ritrovano anche nella lettera di Palazzo D’Accursio a Ribò. Tra l’altro, continua il Comune nella missiva, il quadro sarebbe “aggravato dalla situazione per cui, come vi è noto per le numerose interlocuzioni avvenute nella mattinata del 9 marzo, i limitati tempi a disposizione non hanno consentito di valutare una fornitura alternativa alla pasta che non fossero semplicemente dei crackers”.

Si è insomma determinata una “oggettiva inadeguatezza del pasto fornito“, critica il Comune, che ora intende “dare riscontro agli utenti” sulla tariffa della refezione per quel giorno. Inoltre, Palazzo D’Accursio valuterà “l’esistenza di eventuali responsabilità derivanti dal mancato rispetto dei necessari preavvisi”, come previsto dal contratto di servizio. A chiedere di valutare penali per Ribò è anche Forza Italia, che con l’azzurro Francesco Sassone ha presentato oggi in Consiglio comunale un ordine del giorno per impegnare la Giunta Merola in questo senso. Intanto, i genitori dell’Osservatorio mense hanno scritto ai sindacati per chiedere chiarimenti sulla situazione dei lavoratori, per conoscerla “più a fondo” visto il caso dei pasti di emergenza, dei “crescenti episodi di ritardo nella consegna dei pasti e di quantità sbagliate“.


di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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