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E’ morto Luigi Amadio, direttore della Fondazione Santa Lucia di Roma

Aveva 69 anni

Pubblicato:13-03-2017 10:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:00

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ROMA – È morto ieri sera a Roma per una crisi cardiocircolatoria Luigi Amadio, fondatore e direttore generale della Fondazione Santa Lucia di Roma. Aveva 69 anni.

Nato il 4 giugno 1947 a Roma, Luigi Amadio si era laureato in Economia nel 1970, assumendo nel 1973 la carica, che non avrebbe mai più lasciato, di direttore generale. L’allora giovanissima “Clinica Santa Lucia”, nata nel 1960 con il nome di “Centro Residenziale Oasi” per offrire assistenza ai neuromotulesi della Seconda Guerra Mondiale, avrebbe conosciuto sotto la guida del Dott. Luigi Amadio un grande sviluppo che negli anni ha fatto della Fondazione Santa Lucia Irccs un punto di riferimento nazionale e internazionale nel settore della neuroriabilitazione e primo Istituto di Ricovero e Cura in Italia per la propria attività di ricerca nel settore delle neuroscienze.


Oggi l’ospedale della Fondazione ha attivi oltre 300 posti letto in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale per percorsi di neuroriabilitazione ad alta specializzazione. Accanto all’attività ospedaliera la Fondazione cura ogni anno 300 bambini con gravi cerebrolesioni, accompagnando i giovani pazienti e le loro famiglie attraverso programmi di cura che possono protrarsi fino all’età adulta. Tra i più importanti obiettivi raggiunti dalla Fondazione Santa Lucia sotto la guida del dott. Luigi Amadio, l’inaugurazione nel 2002 del nuovo Ospedale, realizzato secondo i più alti standard previsti dalla normativa per le strutture di riabilitazione ad alta specializzazione. Dal 1992 la Fondazione Santa Lucia è anche Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Il riconoscimento ottenuto dal Ministero della Salute ha coronato il forte impulso dato dal dott. Luigi Amadio all’attività di ricerca a partire dagli anni Settanta. Oggi la Fondazione dispone di 60 laboratori presso il campus di via Ardeatina a Roma e il vicino Centro Europeo di Ricerca sul Cervello (CERC). Convinto fautore della collaborazione tra settore pubblico e privato, il dott. Amadio è stato l’artefice della realizzazione presso il CERC di un rapporto di collaborazione costante tra Fondazione Santa Lucia Irccs, Fondazione Ebri-Rita Levi Montalcini e Cnr nello sviluppo di programmi di ricerca nel settore delle neuroscienze.

Attento a sostenere il reinserimento sociale dei pazienti della Fondazione e di tutte le persone disabili, come prosecuzione e completamento dell’attività medica di riabilitazione, il dott. Luigi Amadio ha contribuito in modo decisivo anche allo sviluppo degli sport paralimpici in Italia. È stato negli anni settanta tra i padri fondatori dell’ANSPI, l’Associazione Nazionale Sport Paraplegici (ora FISD) e dal 1973 fino all’anno scorso Presidente del Santa Lucia Sport. Numerosi gli atleti paralimpici passati per la palestra della Fondazione Santa Lucia Irccs. Di particolare successo a livello nazionale e internazionale le formazioni del nuoto e del Basket in carrozzina. Quest’ultima ancora oggi la formazione più blasonata d’Italia e quarta formazione nel ranking del basket europeo in carrozzina dell’International Weelchair Basketball Federation, di cui il dott. Amadio è stato Segretario Tesoriere per l’Europa dal 1991 al 1999. Nel 2016, con un gesto di grande generosità, ha ceduto gratuitamente le quote del Santa Lucia Basket ai suoi giocatori. Nel 2004 aveva ricevuto il riconoscimento di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Negli ultimi anni l’impegno del dott. Luigi Amadio si era concentrato soprattutto nella salvaguardia della qualità dell’assistenza ai malati e delle condizioni di operatività di tutto il personale della Fondazione Santa Lucia Irccs. Nel difficile contesto economico generale, con le sue gravi ricadute sul Servizio Sanitario Nazionale, il dott. Luigi Amadio ha continuato a impegnarsi per lo sviluppo di una riabilitazione ad alta specializzazione, capace di restituire autonomia alla persona sia dal punto di vista fisico e motorio sia agendo con competenza ed efficacia sui più complessi aspetti cognitivi della disabilità.

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