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Roma, la Giunta approva la variante per gli ex mercati generali. Piazze, studentato e aree per la cultura

Caudo: "Questa variante risistema il progetto definitivo di tutta l'area e fissa le condizioni con cui verranno scanditi i tempi per la presentazione del progetto"

Pubblicato:13-03-2015 11:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:10

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ROMA – Comincia a prendere forma il progetto di rinascita dell’area degli ex Mercati generali di via Ostiense, a cui parteciperà anche l’immobiliarista Robert De Balkany. Dopo l’annuncio di ieri del sindaco Ignazio Marino (“Entro l’autunno partiranno i cantieri, sarà una meravigliosa nuova centralità con una piazza pedonale più grande di piazza del Popolo”) oggi la Giunta capitolina ha approvato la seconda e definitiva variante del progetto. A spiegare le novità è stato l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, annunciando un accordo per la conclusione dei lavori entro giugno 2017, con il progetto definitivo che dovrà essere consegnato entro 90 giorni.

 

“Abbiamo approvato una delibera con una variante del progetto degli ex Mercati che consente di far ripartire la parte del cantiere nuovo”, ha detto Caudo, sottolineando che “questa variante risistema il progetto definitivo di tutta l’area e fissa le condizioni con cui verranno scanditi i tempi per la presentazione del progetto, che dovrebbe essere ormai nei prossimi mesi per far partire i cantieri il piu presto possibile. Abbiamo lavorato diversi mesi dopo che l’area è stata data in concessione da 10 anni e non si era fatto nulla”.


 

 

Tra i punti cardine di quello definito “un progetto di qualità con degli spazi pubblici significativi”, ci sono “diverse piazze, ognuna a valorizzare un edificio storico preesistente” e poi “uno studentato con canone calmierato con una convenzione fatta con una università”, ma non solo: “Abbiamo mantenuto ferma la quota destinata agli spazi culturali, circa il 28%”, ha spiegato Caudo, e quindi “ci sarà la biblioteca e mediateca prevista nel progetto originale, e abbiamo confermato 1.500 metri di spazi destinati ad attività culturali destinate a canone calmierati con soggetti individuati dall’amministrazione”. Ridotti al contempo gli spazi per bar e ristoranti: “Ci è stato chiesto di ridurre la quota destinata alla ristorazione e quindi c’è una ricalibrazione a favore di studentato e attività commerciali. Ci sarà anche una piazza grande come piazza del Popolo che sarà sempre aperta, perché abbiamo previsto che tutti gli spazi pubblici siano fruibili sempre da tutti”.

 

E le destinazioni saranno vincolate, almeno all’inizio.

(Prosegue nel notiziario Dire in abbonamento)

di Mirko Gabriele Narducci

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