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Regionali, vittoria netta per il centrodestra. Meloni: “Governo rafforzato”. D’Amato chiama Rocca

Fontana vince in Lombardia e Rocca in Lazio: per Giorgia Meloni il risultato " consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del governo"

Pubblicato:13-02-2023 17:31
Ultimo aggiornamento:14-02-2023 08:26

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di Mirko Gabriele Narducci, Emanuele Nuccitelli, Marco Sacchetti, Michele Bollino

ROMA – Trionfo del centrodestra alle elezioni regionali in Lombardia e Lazio, con Francesco Rocca e Attilio Fontana eletti al primo turno.

“Complimenti a Francesco Rocca e Attilio Fontana per la netta vittoria di queste elezioni regionali, sicura che entrambi daranno il massimo per onorare il voto e il mandato ricevuto dai cittadini di Lazio e Lombardia. Un importante e significativo risultato che consolida la compattezza del centrodestra e rafforza il lavoro del Governo”, dichiara il premier Giorgia Meloni sul risultato delle regionali.


REGIONALI LOMBARDIA, 6.000 SEZIONI SU 9.000: FONTANA AL 56%

Quando sono state scrutinate quasi 6.000 sezioni sulle 9.254 totali della regione (5.981 per il presidente, 5.959 per le liste) Fontana ha già oltrepassato il milione di voti (1.142.475) pari al 56,27%, riconfermandosi governatore della Lombardia. Un dato che fa comunque pensare vista l’affluenza al 41% in una regione da 10 milioni di abitanti. Per quanto riguarda le liste Fratelli d’Italia è a 467.146 (25,91%), la Lega 307.025 (17,03%), Forza Italia 134.596 (7,46%) Lombardia Ideale-Fontana presidente 112.657 voti.

REGIONALI LAZIO: È BOOM FDI AL 34%, PD ‘TIENE’ E M5S CROLLA

 Veleggia oltre il 50% il centrodestra che ha portato alla vittoria nel Lazio Francesco Rocca, prossimo presidente della Regione. Come nelle politiche dello scorso 25 settembre a guidare l’exploit della coalizione è Fratelli d’Italia, che va ben oltre il risultato nazionale: con oltre 3mila sezioni scrutinate su 5.306, il partito della premier Giorgia Meloni si attesta al 34%, superando il 26% delle politiche e più che quadruplicando l’8,69% delle regionali 2018. A seguire come seconda forza del centrodestra c’è la Lega con il 6,8% (8,8% alle politiche), in perdita dal 10% sfiorato alla scorsa tornata laziale (9,96%); in scia Forza Italia con il 6,5% (8,1% alle politiche), un crollo di 8 punti rispetto al 2018, quando raccolse il 14,63% attestandosi come partito leader della coalizione che sosteneva Stefano Parisi. A chiudere la Lista civica Francesco Rocca presidente, con il 2,2% (la lista di Parisi raccolse l’1,5%), l’Udc con l’1,41% e Noi Moderati – Rinascimento con l’1,41%. Nella roboante sconfitta del centrosinistra, il dato che salta più agli occhi – come abbondantemente sottolineato dal candidato Alessio D’Amato – è che la coalizione sfiora il 36% (35,6%), oltre il 32,9% che nel 2018 valse la vittoria a Nicola Zingaretti.

Il Partito democratico guida gli alleati con il 20,96%, superando la performance delle ultime politiche (19,3%) e avvicinandosi al risultato di 5 anni fa nel Lazio (21,2%). A seguire Azione – Italia Viva con il 4,99%, male rispetto al 25 settembre quando il Terzo Polo raccolse l’8,4%, correndo però in solitaria. La Lista civica D’Amato presidente raccoglie il 3,46% (quella di Zingaretti si attestò al 4,3%), seguita da Verdi e Sinistra – Europa Verde – Possibile con il 3,46% (l’Alleanza Verdi Sinistra unita il 25 settembre raccolse il 3,9%, mentre Leu nel 2018 nel Lazio il 3,5%), Demos con l’1,45%, +Europa – Radicali Italiani – Volt all’1,1 (nelle regionali di cinque anni fa era al 2,1%, alle politiche di settembre al 2,8%) e il Psi con lo 0,45%.

 È un crollo verticale invece quello del Movimento Cinque Stelle, che candidava la giornalista Donatella Bianchi. Il partito guidato da Giuseppe Conte, che ha imposto la rottura della coalizione con il Partito democratico nella Regione governata insieme per anni, non va nemmeno in doppia cifra: un 9,36% che rappresenta un ulteriore calo dalle politiche, quando il M5S raggiunse il 15%, e un vero e proprio tracollo se paragonato al 27% conquistato nel Lazio nel 2018 con la candidatura di Roberta Lombardi, poi entrata nella Giunta Zingaretti. A portare la coalizione oltre il 10% (11,6%) è il Polo progressista di sinistra ed ecologista, che porta a casa l’1,27%. A completare il quadro delle elezioni regionali sono le due candidate presidenti Sonia Pecorilli e Rosa Rinaldi: la prima, sostenuta dal Pci (0,76%, a fronte dello 0,1% delle ultime politiche) raccoglie l’1,01%, la seconda, con Unione popolare (0,81%), si attesta all’1,02%.

A ROMA FDI PRIMO PARTITO CON IL 33%, PD SECONDO AL 22%

A Roma FdI si conferma largamente il primo partito. Quando mancano da scrutinare 150 sezioni su 2.600 il partito di Giorgia Meloni è al 33,24%. Il candidato del centrodestra Francesco Rocca ottiene complessivamente il 46,08%, 4 punti in meno rispetto al 52,1 che ottiene complessivamente nel Lazio. La Lega prende il 4,43% e viene sorpassata da Fratelli d’Italia al 4,55%. Nel centrosinistra la parte del leone la fa il Pd, che con il 22,33% è il secondo partito della Capitale. Azione arriva al 5,75, mentre il M5S supera di poco il 10%. Il dato curioso è che Alessio D’Amato nella Capitale arriva quasi al 40 per cento e Donatella Bianchi al 12%. Insieme, quindi, il ‘campo largo’ rappresenta il 52%, la maggioranza politica della Capitale. Una buona ‘assicurazione’ per il sindaco Roberto Gualtieri, accerchiato dal centrodestra nazionale e regionale e chiamato a guidare, per forza di cose, una nuova stagione per il centrosinistra che si apre con il travagliato congresso del Pd.

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D’AMATO CHIAMA ROCCA: “COMPLIMENTI PER VITTORIA

Il candidato presidente della Regione Lazio per il centrosinistra, Alessio D’Amato, ha telefonato allo sfidante di centrodestra Francesco Rocca, per riconoscerne la vittoria: in quella che è stata “una chiamata cordiale”, D’Amato ha riconosciuto il risultato delle urne e ha fatto i complimenti a Rocca spiegando che la sua sarà “un’opposizione dura ma su contenuti e temi concreti”.

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SALVINI E FONTANA RINGRAZIANO: “FATTI E NON POLEMICHE

Vittoria. Grazie Lombardia. Grazie Lazio“. Così Matteo Salvini su Instagram. E poi, poco dopo, ringrazia di nuovo in un breve video girato assieme al riconfermato presidente della Lombardia Attilio Fontana nella sede della Lega a Milano in via Bellerio: “Grazie ai lombardi che hanno riconfermato a furor di popolo il buon governo del centrodestra e di Fontana dopo anni, diciamo così, impegnativi”.

“Anche da parte mia- dice Fontana- grazie ai lombardi che ci hanno riconosciuto il lavoro che abbiamo fatto, la concretezza di questi anni, che non hanno guardato alle polemiche ma ai fatti veri”. I due si scambiano poi un saluto coi palmi destri delle mani incrociate come fra giocatori di basket, e Salvini si lascia scappare: “Non come a Sanremo…”

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